L’era Vanoli comincia con un punticino a Genova

Comincia con un  punticino di speranza a Genova contro il Genoa l’avventura di Paolo Vanoli sulla panchina viola. L’allenatore coglie un pareggio per 2-2 in una gara delicatissima nella quale la Fiorentina fa registrare timidi segnali di progresso soprattutto sotto il profilo della grinta, della voglia di non arrendersi e anche della manovra offensiva. Restano, però, pesantissime difficoltà difensive che sono evidenti nei due gol subiti e nell’occasione del rigore per il Genoa, poi parato da De Gea. Vedi la rete del vantaggio ligure di Ostigard, scaturita come al solito da un calcio piazzato a cui i giocatori gigliati assistono alla stregua di belle statuine. Fortunatamente, pochi minuti dopo, arriva il pareggio grazie a un fallo di mano in area del rossoblù Colombo, sugli sviluppi di un corner. Penalty trasformato con freddezza dal grande ex di turno Gudmundsson. Nella ripresa, dopo il già citato rigore parato da De Gea a Colombo, ecco il vantaggio viola, firmato da Piccoli, in campo dall’inizio per sostituire l’infortunato Kean, ben servito in area da Sohm. Ma il 2-1 dura pochi minuti perché in agguato c’è il solito pasticcio difensivo, sempre da palla ferma, al quale partecipa anche il portiere De Gea che respinge corto e successivamente alza le braccia per protestare con l’arbitro mentre Colombo, da terra, lo batte d’astuzia. Il resto sono minuti di tensione che si concludono con il pareggio che sa tanto di brodino poco ristoratore. La Fiorentina resta così ultima da sola e senza vittorie dopo 11 gare (record storico). Però si aggrappa ai pochi segnali positivi, sperando che la cura Vanoli abbia effetti miracolosi durante la sosta del campionato dopo la quale ci sarà la sfida interna contro l’acerrima nemica Juventus.