Fiorentina-Atalanta: Damato sbaglia a non espellere Dramé

Fiorentina-Atalanta: Damato sbaglia a non espellere Dramé

Al netto di Palermo – Torino ( Fabbri ), analizziamo i comportamenti dei direttori di gara di questa ottava giornata.
Spiccano su tutti, il rigore dato da Valeri su suggerimento(?) dell’addizionale Rizzoli in Inter – Cagliari, rimasto ai più incomprensibile per tempistica e modalità, che comunque alla fine non ha influito sul risultato finale e, soprattutto, il rigore concesso da Di Bello su suggerimento del sempre più inadatto e scarso Mazzoleni, che purtroppo ha, in questo caso, influenzato il risultato finale, permettendo alla Lazio di pareggiare al 96° la gara con il Bologna.
Per il resto sempre al “TOP”, il poco e male utilizzato da Messina, Rocchi, molto acerbo il figlio d’arte Pairetto, sui generis Gavillucci ed il pensionando Celi, sui suoi ottimi standard Orsato, mentre Massa avrebbe potuto fare meglio di quel che ha fatto in Sassuolo – Crotone.
Analizzando un po’ più a fondo la prestazione di Damato, arbitro di Fiorentina – Atalanta, posso dire che non mi è piaciuto. Ha permesso al senegalese Dramé di finire la partita, quando non lo avrebbe meritato… probabilmente anche Badelj, anche se a partita ormai conclusa, avrebbe meritato lo stesso trattamento per doppio giallo. Non ha valutato volontario, sbagliando vistosamente, un fallo di mano di Toloi al 37° del primo tempo al limite dell’area orobica su una incursione di Babacar ed in genere non mai convinto, fischiando, o non fischiando, in maniera poco appropriata e spesso ritardata, anche perché non è stato supportato a dovere dalla sua “squadra”. Probabilmente la notizia che “spiffera“ da radio AIA, che fa presumere che a fine anno solare sarà degradato da Internazionale per far posto al pistoiese Irrati, lo avrà parzialmente demotivato, anche se gli stessi “spifferi” dicono che sarà parzialmente risarcito, con una deroga di un anno perché, da regolamento dovrebbe abbandonare i ruoli tecnici per raggiunto limite di appartenenza al ruolo   (non si può stare alla CAN “ A “ più di 10 anni se non si è Internazionali).

Giancarlo Carmagnini

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