Fiorentina penal(t)yzzata

Fiorentina penal(t)yzzata

Clamoroso rigore negato a Ilicic a Reggio Emilia, proprio come a Basilea. E anche contro l’Empoli le decisioni arbitrali hanno pesato sul risultato.

Il conto non torna e sono già tre le gare consecutive nelle quali la Fiorentina è stata penalizzata da decisioni arbitrali clamorosamente contrarie. La formazione di Sousa veleggia nei quartieri alti della classifica e se la gioca in Europa League, ma non sta certo beneficiando di un trattamento degno di una squadra di prima fascia da parte della classe arbitrale italiana e internazionale. Anzi i tanti, troppi, errori delle giacchette nere le stanno togliendo punti che, probabilmente, alla fine della stagione peseranno in modo decisivo. A Reggio Emilia, contro il Sassuolo, l’ultimo torto arbitrale passato ingiustamente in secondo piano. Infatti, se è vero che dopo l’iniziale supremazia la Fiorentina è calata di tono accusando una fisiologica fatica, è altrettanto vero che le è stato negato un calcio di  rigore solare che soltanto il signor Massa e i suoi disattenti collaboratori non hanno visto. Un episodio, dicevamo, passato quasi sotto il silenzio di chi commentava la partita per “nobili” canali televisivi a pagamento che, però, a conti fatti pesa non poco nell’economia della partita. Dopo appena 4’ di gioco Ilicic prende palla, s’incunea in area e viene platealmente steso da Acerbi: è rigore per tutti, ma l’arbitro fa finta di non vedere e, ancor più grave, il suo collaboratore giudice di porta, appostato in posizione ideale per giudicare, non lo corregge. Così il Sassuolo, quasi incredulo di fronte a tanta grazia, si salva da un penalty sacrosanto.
La Fiorentina, dopo un solo minuto, sblocca il risultato con Borja Valero e l’episodio finisce nel dimenticatoio, ma il torto resta indigesto e alla fine risulterà decisivo per le sorti della gara. Sul finire di primo tempo, infatti, il Sassuolo perviene al pareggio con Floccari e la squadra di Sousa fatica a ritrovare il bandolo della matassa. La stanchezza della gara di Basilea, condotta in dieci contro undici per 75’, prende il sopravvento e i viola non riescono più a dominare come in avvio. Poi nel finale di gara c’è un altro caso da sottoporre al giudizio della moviola: manca un solo giro d’orologio al termine dei tempi regolamentari e Borja Valero tenta il cross da sinistra. La palla sbatte sulla mano di Politano che, seppur girato di spalle, allarga il braccio, impedendo al pallone di  fare la sua corsa. Il tocco è nettamente in area, ma l’arbitro sorvola. Un altro episodio, per la verità meno clamoroso del precedente, che influenza comunque l’andamento di una partita giocata sul filo dell’equilibrio, con le pile un po’ scariche e contro una squadra forte e organizzata come il Sassuolo di Di Francesco.
Le sviste di Reggio Emilia, tutte a senso unico, vanno ad aggiungersi alle topiche dello slovacco Kruzliak, arbitro della partita di Europa League di giovedì a Basilea che, oltre a consentire un vero e proprio gioco al massacro nei confronti di Kalinic da parte dei difensori svizzeri, senza prendere provvedimenti adeguati, ha incredibilmente negato un calcio di rigore solare al solito Ilicic, per un fallo di mano di Elneny impossibile da non rilevare. E, riavvolgendo il nastro della recente memoria, anche nel derby di campionato del Franchi contro l’Empoli il signor Banti di Livorno, male assistito dal collaboratore di linea, non ha sanzionato un nettissimo fuorigioco di Livaja, libero di segnare il provvisorio 0-1 per i cugini azzurri, nonostante la posizione palesemente irregolare.
Insomma il conto non torna e sono già troppi i punti che mancano all’appello in una stagione nella quale anche i dettagli potrebbero risultare decisivi. La società ha scelto la linea morbida e il fair play, ma in un calcio isterico e poco limpido come quello che stiamo vivendo, forse, alzare la voce non guasterebbe.

Tommaso Borghini

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