Gianni Mura: “Firenze puoi sognare il tricolore”

Gianni Mura: “Firenze puoi sognare il tricolore”

Reduce dalle trasferte di Basilea e Reggio Emilia, la Fiorentina che si troverà ad affrontare l’Udinese nella gara del Franchi è una squadra determinata a non concedere punti agli avversari e non perdere così terreno in una corsa per il vertice della classifica che si fa sempre più combattuto.

Di questi primi mesi di gestione Sousa e della lotta per le primissime posizioni abbiamo chiesto ad un illustre giornalista e scrittore, Gianni Mura.

 

Avrebbe mai pensato di vedere la Fiorentina tra le prime in classifica ad inizio dicembre?

«Onestamente non mi sarei mai immaginato che la Fiorentina potesse stare tra le primissime. Nella mia classifica non era neanche tra le prime cinque. E’ stata una grande sorpresa, sia dal punto di vista del gioco che della personalità con la quale scende in campo».

 

C’è qualcosa che l’ha colpita di questa squadra?

«Sono rimasto molto stupito dalla velocità e facilità con le quali Sousa è stato capace di fare la squadra, trovare una quadratura, dare un’anima a questo gruppo. Non era facile! Solitamente diciamo che gli allenatori hanno bisogno di qualche mese per trasmettere le proprie idee ai giocatori, la Fiorentina invece è partita subito fortissimo».

 

A suo parere Sousa ha portato qualche novità rispetto a Montella?

«Credo che il portoghese abbia continuato l’ottimo lavoro svolto dal suo predecessore, dando forse un po’ più di cattiveria agonistica a questo gruppo. Vedo i viola un po’ più ordinati ed equilibrati rispetto al passato. L’allenatore della Fiorentina si distingue per educazione, intelligenza e dichiarazioni mai fuori posto. E in un calcio come quello di oggi è importante. Del resto, anche da calciatore mostrava spesso e volentieri di avere anche un cervello».

 

Ci sono dei giocatori dai quali si sarebbe aspettato qualcosa in più e altri che invece la stanno facendo ricredere?

«Per ciò che riguarda le delusioni, mi aspettavo molto di più da un calciatore del calibro di Suarez. Lo spagnolo non sta facendo vedere niente di quello che è il suo valore.

La sorpresa più grande, invece, è sicuramente Ilicic: è passato da giocatore peso a giocatore di peso. Lo scorso anno era indolente e pigro, quest’anno determina le partite. Sousa è stato bravo a recuperarlo, può essere un’arma molto importante.

Attenzione a non sottovalutare Blaszczykowski, è un giocatore che può fare molto bene e può tornare davvero utile alla Fiorentina. E poi c’è Borja Valero, ma lui non è certo una sorpresa…».

 

Il numero 20 viola è tornato sui suoi livelli?

«Non ci sono dubbi, sta giocando divinamente. Con la sua duttilità è paragonabile ad un coltellino svizzero: ovunque lo metti funziona».

 

A proposito di Suarez, lo lascerebbe partire a gennaio oppure darebbe altra fiducia al giocatore?

«Il campionato italiano non è semplice, specie se vieni dal calcio spagnolo. Grandissimi giocatori hanno faticato come e più di Suarez, poi si sono rivelati fuoriclasse. Uno su tutti Platini. Fossi nella società darei ancora tempo al centrocampista viola, almeno fino a giugno».

 

Restando al mercato, cosa manca a questa squadra per continuare la corsa al vertice?

«Ritengo che alla Fiorentina occorra un forte difensore centrale, un uomo bravo di testa e veloce da affiancare a Rodriguez e Astori. Quest’ultimo si sta dimostrando un giocatore vero, e non era scontato dopo l’esperienza a Roma».

 

E’ un campionato estremamente equilibrato, chi vede favorito per vincere il titolo?

«In testa alla classifica c’è una bella lotta, diverse squadre possono concorrere per la vittoria finale. L’Inter sembra una vera corazzata, ma è una squadra strana: Mancini cambia sempre molti uomini e questo fa pensare che non abbia ancora in testa una formazione fissa. I nerazzurri vincono molto spesso di misura, e diverse volte vengono salvati dalle parate di Handanovic. Il Napoli a mio parere è la favorita per la vittoria finale: Sarri è stato bravissimo a conquistare il gruppo, Higuain su tutti, e a non ascoltare la pioggia di critiche di inizio stagione. Per quanto riguarda la Roma, è una squadra indubbiamente forte ma molto discontinua. Ha una difesa nella quale soltanto Manolas sa difendere, ci sono giocatori di classe che spesso si nascondano nelle pieghe della partita ed è dipendente da Salah e Gervinho. L’assenza dei due calciatori si farà sentire. Poi c’è la Juventus che sta lottando per tornare in corsa, ma non credo ci riuscirà. Infine la Fiorentina…».

 

A suo parere è l’anno giusto per sognare lo Scudetto a Firenze?

«Non vedo perché i fiorentini non debbano sognare lo Scudetto: la squadra è forte, è tra le prime con merito e gioca un bellissimo calcio. E non dimentichiamoci che negli scontri diretti ha dimostrato di non essere inferiore a nessuno. Ci sono assolutamente i presupposti per alzare il trofeo».

Giacomo Cialdi

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