Quando la gara col Parma valse la Champions

Quando la gara col Parma valse la Champions

Come nella passata stagione. Anche questa volta la sfida con il Parma al Franchi si gioca di lunedì (allora alle 20.45, oggi alle 19). Speriamo, però, che la partita finisca in un altro modo, perché il gol del 2-2 degli emiliani al 92′ brucia ancora. Il 30 settembre 2013 Vincenzo Montella manda in campo la seguente formazione, schierata inizialmente con il 4-3-2-1: Neto; Roncaglia (Cuadrado dal 74′), Gonzalo Rodríguez, Savic, Alonso; Aquilani, Pizarro, Borja Valero; Joaquin, Wolski (Vargas dal 46′); Rossi (Rebic dal 36′). Il Parma dei 5 ex (Cassani, Lucarelli, Felipe, Marchionni e Gobbi) e dei 2 in panchina (Valdes, Munari) parte meglio. Alla Fiorentina, però, non gira niente per il verso giusto. E al 36′ Pepito Rossi lascia il campo per un problema al polpaccio. Al suo posto entra Rebic. Nel primo minuto di recupero del primo tempo Gargano viene lasciato libero di calciare. Il suo tiro, deviato da Gonzalo Rodríguez, spiazza Neto. Il Parma così si trova in vantaggio. All’inizio della ripresa Montella sostituisce l’impalpabile Wolski con Vargas che dà subito una bella spinta ai viola. Al 19′, su angolo da sinistra di Borja Valero, Gonzalo Rodríguez di testa anticipa i difensori ducali e firma la rete del pareggio. Al 33′ la Fiorentina ribalta il risultato. Pizarro lancia Vargas. Il peruviano stoppa il pallonetti

con il petto e con un sinistro al volo di rara potenza e precisione batte Mirante. Sembra fatta. Ma al 92′ su cross da destra di Okaka, subentrato nel finale a Cassani, l’ex Gobbi di testa firma la rete del definitivo 2-2. Sul Franchi cala il gelo.

C’è un’altra sfida tra le due squadre da raccontare perché giocatasi più o meno in questo periodo della stagione e precisamente l’11 maggio 2008. Quel giorno si disputa la penultima giornata di campionato. La Fiorentina è quinta ad una lunghezza dal Milan che affronta il Napoli al San Paolo ed è perciò fuori dalla zona Champions (allora ci vanno le prime 4). Il Parma dell’ex interista Cuper, invece, è terzultimo ed ha bisogno di fare risultato a Firenze per alimentare le residue speranze di salvezza. Per l’ultimo confronto stagionale davanti al proprio pubblico Prandelli manda in campo la seguente formazione: Frey; Jorgensen, Gamberini, Ujfalusi, Gobbi; Kuzmanovic (Semioli dal 63′), Liverani (Donadel dal 63′), Montolivo (Potenza dal 79′); Santana, Pazzini, Osvaldo. Nelle file della formazione emiliana ci sono due ex viola: il difensore Falcone che si infortuna quasi subito e viene sostituito da Rossi e Reginaldo. La partita si mette male per la Fiorentina. Il Parma, infatti, va a segno all’11’ con un gol di Budan. Le speranze di arrivare quarti diminuiscono a vista d’occhio per i viola. La squadra di Prandelli ha il grande merito, però, di non perdere la testa e la concentrazione. Così pian piano la Fiorentina riprende il bandolo della matassa e ricomincia a macinare gioco. Al 39′ arriva il gol del sospirato e meritato pareggio grazie a Santana. E nel contempo al Franchi giungono buone notizie anche dal San Paolo, dove il Napoli, che pure non ha interessi di classifica particolari, sta vincendo con il Milan. Nella ripresa i gigliati continuano ad attaccare ma non passano. Prandelli poco dopo il quarto d’ora opera due cambi. Entrano Semioli e Donadel rispettivamente al posto di Kuzmanovic e Liverani nel tentativo di aumentare la spinta offensiva. La Fiorentina è schierata in quel momento con una sorta di 4-2-4. I cambi si rivelano comunque efficaci. E’ proprio Franco Semioli, l’ex tornante del Chievo, a realizzare al 32′ il gol del vantaggio, mentre dal San Paolo continuano ad arrivare buone notizie. In quel momento la Fiorentina è virtualmente in Champions. Prandelli allora si cautela. Toglie Montolivo ed inserisce un difensore, Potenza, per proteggere il risultato. Ma tre minuti dopo il gol di Semioli il Parma rimane in dieci per l’espulsione di Rossi. La Fiorentina ha in mano la partita. E al 41′ Osvaldo realizza la rete del definitivo 3-1, mentre i tifosi sugli spalti cominciano a fare festa. Con lo stesso risultato dei viola, infatti, il Napoli batte il Milan. Dunque alla vigilia dell’ultima di campionato i viola sono virtualmente in Champions. I gialloblu di Cuper che verrà esonerato, invece, sono virtualmente retrocessi in serie B. Poi la Fiorentina, vincendo a Torino con i granata per 1-0 con un altro gol di Osvaldo, centrerà davvero il quarto posto e festeggerà il ritorno in Champions League dopo dieci anni. Il Parma, che perderà anche l’ultimo incontro con l’Inter, finirà, invece, tra i cadetti.

Ruben Lopes Pegna

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