Una partita maledettamente importante

Una partita maledettamente importante

Su una cosa concordiamo assolutamente con Paulo Sousa: ci vuole continuità. Troppe volte la Fiorentina è apparsa vicina a spiccare il volo e poi è invece improvvisamente tornata a planare nelle zone grigie del campionato. Un po’ come lo scorso anno, salvo nel finale quando si riprese la zona europea. I sintomi positivi sempre in trasferta (vittorie a Cagliari e Bologna), le ricadute al Franchi (Atalanta e Crotone). Ecco perché la gara di domenica contro la Sampdoria diventa maledettamente importante. Vincere a Firenze contro i blucerchiati darebbe spessore al recupero di posizioni, fino a poter tornare, probabilmente, di nuovo in zona Coppe. Non solo, al Franchi ci sarebbe bisogno anche di segnare (magari con gli attaccanti che ancora non ci sono riusciti, in campionato, una sola volta) e di dare spettacolo alla gente. Già, perché adesso sarebbe fondamentale anche restituire un po’ di credibilità in più a Paulo Sousa e dare un’ulteriore lucidata a Kalinic, Ilicic, Bernardeschi e compagni. Per altro battere la Sampdoria, darebbe alla squadra viola propellente per affrontare poi il recupero di Genova e la nuova serie di gare ravvicinate di Coppa e campionato. Anche perché poi fino alla pausa invernale non ci sarà più tempo per respirare.
Sousa ha dunque ragione a chiedere e sperare continuità ma è proprio lui che, forse, può contribuire a creare le condizioni ideali. Magari scommettendo ancora su questa formazione, ad oggi la più logica, con due difensori di fascia, due centrali, due mediani (lì ci sta bene anche Borja), due trequartisti di ruolo (è lì che ci piace di più Bernardeschi) e una punta (Kalinic è indispensabile). Una squadra e una vittoria, sarebbero un bel trampolino elastico.  

Alessandro Rialti

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