Desolati: «Prendiamoci la finale. Col Napoli»

Desolati: «Prendiamoci la finale. Col Napoli»

Mettere da una parte il campionato e la corsa all’Europa (per il prossimo anno), per concentrarsi sul Siviglia e sull’Europa League del presente. In palio c’è una Finale europea, un traguardo prestigiosissimo e storico per la Fiorentina dei Della Valle. E allora via malumori da turnover e testa libera, per affrontare al meglio la squadra di Emery. Montella rispolvera la sua Fiorentina, quella dei titolarissimi. Quella dei Pizarro e dei Gonzalo, tanto per capirsi. Con Salah e Joaquin ai lati di Gomez. Meglio di così non si può, perché al Sánchez-Pizjuán servirà la partita perfetta, per poi giocarsi tutto al ritorno al Franchi. Per parlare del momento della squadra viola, Il Brivido Sportivo si è affidato ad un ex viola di quelli saggi, ovvero Claudio Desolati.

 

Momento delicato nella stagione della Fiorentina. Se fosse Montella come si comporterebbe con i giocatori? 

«Spero che lui davvero possa influire con il suo comportamento e che la squadra non sia stanca fisicamente: in quel caso ci sarebbe poco da fare. Se mi posso permettere ho un solo appunto da fargli…».

 

Prego.

«Il turnover esasperato che ha attuato non mi è piaciuto. Non si può giocare contro Verona o Cagliari con una squadra di riserve, pensando alle gare di coppa o alla Juventus. Le riserve non hanno la condizione fisica dei titolari, mancano del ritmo partita. Tante tutte insieme non si possono schierare. Io il turnover lo intendo in un altro modo. Avrei fatto sempre giocare i titolari, poi sul 2-0 ne avrei levati tre a rotazione per partita. E’ un peccato aver sprecato tutto, fino a poche settimane fa eravamo in corsa per la Champions League».

 

Si è parlato anche di ritiro nelle scorse settimane. Andrea Della Valle lo avrebbe voluto, Montella si è opposto. Secondo lei sarebbe stato utile? 

«Certamente si, infatti sono rimasto un po’ stupito dalla presa di posizione di Montella. La squadra ha bisogno di stare insieme, anche per dialogare. Questo è un aspetto che vedo anche in campo. In pochi parlano e questo non va bene. Ci deve essere più comunicazione».

 

Adesso però c’è il Siviglia. Fiducioso? 

«Io sono molto fiducioso, ma bisogna che sia la squadra convinta. Se lo siamo solo noi tifosi non basta. Bisogna entrare in campo convinti di essere superiori a loro, se siamo arrivati qui vuol dire che possiamo andare anche in finale».

 

I tifosi si aspettano anche un gol da Mario Gomez al Sánchez-Pizjuán

«Mi dispiace moltissimo per lui e per la sua stagione. Ha sempre dimostrato di essere un grande campione, credo che il gioco di Montella non si addica molto alle sue caratteristiche. Gli arrivano pochi palloni buoni, per farlo ha bisogno di più rifornimenti. Guardate me, per fare un gol mi servivano almeno dieci palloni (ride, ndr)… Vedo che è spesso amareggiato, magari a Siviglia lascia il segno, ancora la stagione è lunga».

 

Il sogno della finale dunque è più vivo che mai. Magari a Varsavia potremmo incontrare il Napoli… 

«Sono convinto che la Fiorentina sia più forte del Napoli, non facciamoci ingannare dalle partite in campionato. Loro in difesa fanno fatica, lo ha dimostrato l’Empoli che è molto facile fargli gol. Magari poterli trovare in finale, sarebbe anche un bello spot per il calcio italiano».

 

Alessandro Latini

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