Di Chiara: «La società ha parlato chiaro, Firenze deve capire. La Viola ha più qualità del Basilea»

Di Chiara: «La società ha parlato chiaro, Firenze deve capire. La Viola ha più qualità del Basilea»

L’ex difensore che centrò la finale Uefa con la Fiorentina: “Girone d’Europa League alla portata, con gli svizzeri match fondamentale”.

Il campionato si fa da parte per qualche ora, entra in scena l’Europa League. La Fiorentina debutta in Europa con l’avversario più forte del girone, ovvero quel Basilea che ha catapultato Paulo Sousa a Firenze un paio di mesi fa. Il match, insieme alla partita di ritorno, deciderà probabilmente le gerarchie del gruppo, perché da Lech Poznan e Belenenses non sono attese sorprese. La Fiorentina arriva alla sfida all’inizio del primo tour de force della stagione. Sousa ed il suo staff dovranno gestire al meglio le energie fisiche e mentali dei giocatori. Per parlare di questa partita, ma anche del mondo viola in generale, Il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva un ex gigliato che, con la Fiorentina, seppe centrare la finale della vecchia Coppa Uefa: Alberto Di Chiara.

Per la Fiorentina è arrivato il momento del debutto in Europa. Che cosa pensa del girone e della sfida contro il Basilea?

«Il girone è sicuramente alla portata della Fiorentina, che ha più qualità rispetto alle avversarie: non vedo problemi nel passare il turno. Le partite europee però sono diverse rispetto a quelle del campionato, c’è un’atmosfera completamente diversa. La Fiorentina deve stare attenta e non deve sottovalutare nessuno, ma ormai la squadra ha un’esperienza tale in Europa che mi lascia tranquillo. Contro il Basilea ci sarà qualche emozione in più per Sousa, però credo che la differenza tecnica fra le due squadre sia evidente. Se i viola giocheranno concentrati potranno vincere senza problemi».

Sousa è arrivato in Italia da pochi mesi, l’ha convinta il suo lavoro fin qui?

«E’ presto per giudicare. L’approccio a livello caratteriale è stato positivo, si vede che vuole cercare di entrare in maniera efficace nei rapporti con la città. Questo è un aspetto intelligente da parte di un allenatore, che deve allenare la città e non solo i calciatori. Nel calcio c’è poco da inventare, bisogna fare le cose semplici e farle bene. Deve cercare di fare rendere al massimo i propri giocatori secondo le loro caratteristiche. Fino a qui ci sono stati un po’ di alti e bassi, soprattutto dal punto di vista della concentrazione. La Fiorentina è una squadra che deve giocare concentrata ed al massimo per novanta minuti, perché adesso non vedo giocatori in grado di risolvere le partite con una giocata».

Tante critiche a Firenze per il ridimensionamento della Fiorentina sul mercato. Lei da che parte sta?

«Dipende da quelle che sono le esigenze di budget della società. La Fiorentina ha una proprietà sana che vuole far quadrare i conti, su questo non possiamo dire niente. A livello tecnico si è puntato su alcune scommesse, perdendo giocatori che sicuramente avrebbero fatto bene come Salah, Savic e Joaquin. I giocatori che sono arrivati possono essere bravi sulla carta, potenzialmente, anche se molto credo che ruoti intorno al recupero di Giuseppe Rossi. Lui è l’unico che può fare davvero la differenza. L’importante è che la società sia chiara sul piano della comunicazione, senza fare proclami di vittoria. In questo momento bisogna essere franchi con i tifosi, la società punta a fare il meglio possibile nel rapporto qualità-prezzo. Nel momento in cui dici una cosa del genere il tifoso ne prende atto. Sulla carta non si può dire che la Fiorentina si sia migliorata, ma può succedere che le cose in campo vadano pure meglio rispetto agli ultimi anni».

A proposito della chiarezza, il Dg Rogg ha spiegato che nel futuro la Fiorentina potrebbe essere costretta a cedere i suoi giovani migliori per realizzare qualche plusvalenza al fine di fare mercato. Il famoso ‘modello Udinese’ secondo lei può essere adatto alla Fiorentina?

«Vuol dire che la società ha fatto i propri conti ed ha deciso di intraprendere questa strada. Leggo della chiarezza nelle dichiarazioni di Rogg. Io aggiungo, personalmente, che se il discorso deve essere questo punterei a valorizzare gli italiani. Giovani per giovani, proviamo a puntare sui nostri ragazzi. Il Torino ha fatto così, ma anche il Sassuolo. Queste squadre si tolgono soddisfazioni episodiche, ma lavorano bene.  Se la Fiorentina non riesce a prendere giocatori fatti e forti è giusto che scelga di puntare sui giovani».

Firenze 12 Settembre 2015  Firenze stadio Artemio Franchi campionato serie A TIM Fiorentina vs Genova Nella Foto PASQUAL © 2009 Massimo Sestini All rigths reserved

Firenze 12 Settembre 2015 Firenze stadio Artemio Franchi campionato serie A TIM Fiorentina vs Genova
Nella Foto PASQUAL
© 2009 Massimo Sestini All rigths reserved

 

Football, UEFA Cup Final, Second Leg, Florence, Italy, 16th May 1990, Fiorentina 0 v Juventus 0 (Juventus win 3-1 on aggregate), The Fiorentina team pose together for a group photograph, Back Row L-R: Antonio Dell'Oglio, Lubos Kubik, Marco Landucci, Celestic Pin, Sergio Battistini, Renato Buso, Front Row L-R: Carlos Dunga, Alberto Di Chiara, Roberto Baggio, Giuseppe Volpecina and Marco Nappi  (Photo by Bob Thomas/Getty Images)

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Alessandro Latini

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