Di Mauro: «Sfida fra possibili finaliste europee»

Di Mauro: «Sfida fra possibili finaliste europee»

‘Sognando Varsavia’ potrebbe essere il titolo di una canzone, o più facilmente l’auspicio di un qualsiasi tifoso viola. Coppa Italia e campionato lasciano spazio all’Europa League, che torna prepotentemente alla ribalta. Ma più che la seconda competizione europea, alla Fiorentina sembra di disputare la Champions League. Prima il Tottenham, poi la Roma. L’urna di Nyon non è mai stata troppo benevola con la Fiorentina, ma quest’anno il buon Dudek (ambasciatore della competizione) ci ha messo particolarmente del suo. E così la squadra di Montella si ritrova a dover affrontare un altro ostacolo di non poco conto. Dopo il Tottenham ai sedicesimi di finale era lecito aspettarsi un aiuto dalla dea bendata. Invece niente. Se la Fiorentina vorrà arrivare fino a Varsavia dovrà eliminare tutte le squadre più forti della competizione. Ma questa Fiorentina non può temere proprio nessuno. Anzi, sono gli altri che hanno cominciato a guardare con diffidenza la truppa di Montella. Gli scalpi eccellenti sono lì a testimoniare che la Fiorentina può vincere contro chiunque nella gara secca. Non è un’esagerazione, anche perché si è creato un gruppo fortissimo, che ha un unico obiettivo: portare una coppa a Firenze. E se per pensare alla Coppa Italia c’è ancora tempo dopo l’impresa di Torino, l’Europa League è dietro l’angolo. Ecco la Roma di Garcia, già eliminata in Coppa Italia e fermata in campionato sul pareggio. Tocca al doppio ex Fabrizio Di Mauro, ieri valente centrocampista, oggi direttore sportivo della Lupa Frascati, analizzare e introdurre a questa attesa sfida.

 

La Fiorentina, nell’ultimo periodo, ha macinato gioco e vittorie. Sorpreso dal rendimento della squadra di Montella nel 2015? 

«La Fiorentina, nelle ultime settimane, ha solo ripreso il filo del discorso che si era interrotto a causa dei tanti infortuni. Non sono sorpreso dal rendimento di questa squadra, perché è un gruppo che gioca a pallone ed ha idee di gioco precise. E quando una squadra gioca così alla lunga non può che raccogliere i frutti».

 

Il sorteggio in Europa League, però, non è stato magnanimo con la squadra viola… 

«Vi assicuro che alla Roma peggio di così non poteva andare il sorteggio. A Roma sono convinti di aver pescato l’avversaria peggiore nell’urna di Nyon. La Fiorentina è nel miglior momento della stagione, mentre la Roma è in difficoltà. I viola hanno trovato dei jolly nel mercato di gennaio e quindi adesso la differenza tra le due squadre non è poi così marcata. Questo sorteggio non fa altro che avvalorare la forza della Fiorentina. Prima il Tottenham, poi la Roma. Non esagero se dico che sembra la Champions League anziché l’Europa League. Ma per la Fiorentina è un banco di prova importante, perché a mio parere la squadra di Montella può arrivare a stare tranquillamente nelle prime dieci squadre d’Europa. Un sorteggio così difficile da una parte è un peccato, ma dall’altra stimola società e giocatori».

 

Resta un peccato che una delle due squadre debba salutare la competizione. 

«Si, è un peccato. Per la formula della competizione è inevitabile, ma l’Uefa ormai ha deciso di far partecipare anche squadre dei paesi più disparati. Dispiace soprattutto perché Roma e Fiorentina sono due papabili finaliste, diciamola tutta».

 

Della Fiorentina sappiamo tutto, ma come arriva la Roma a questa doppia sfida?

«La Roma ha perso il filo del discorso a causa di tanti fattori. Il vantaggio della Roma è che ha una rosa molto ampia e sono convinto che il secondo posto in campionato sarà mantenuto. Il discorso coppa lo vedo molto diverso, perché nella gara secca la squadra di Garcia ha già dimostrato di avere qualche problema in più».

 

 

Chiudiamo con un parere tecnico su Salah, il nuovo beniamino di Firenze. 

«Sono sincero, non lo conoscevo. Ma ogni volta che lo vedo mi stupisce, perché riesce ad abbinare velocità e tecnica. Queste due cose messe insieme fanno la differenza».

 

Alessandro Latini

Articoli Correlati

I commenti sono chiusi.