Galli: “E’ Fiorentina-Juve, può succedere di tutto”
La madre di tutte le partite, la gara più sentita, la sfida che più di una volta è valsa l’intera stagione. Stiamo parlando, ovviamente, di Fiorentina-Juventus, di scena nella 24° giornata di Serie A. I viola tornano a giocare al Franchi dopo l’incredibile scivolone contro l’Hellas Verona, con la voglia di “risarcire” i propri tifosi dopo il pomeriggio nero vissuto contro i gialloblù; di contro però c’è la Vecchia Signora, poco propensa a lasciare punti per strada nella lotta per il titolo con il Napoli.
Per analizzare il suggestivo match di venerdì sera, il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Giovanni Galli, grande ex portiere della Fiorentina dal 1976 al 1986 e della Nazionale.
Giovanni Galli, come si spiega la Fiorentina vista a Genova contro la Sampdoria e con il Verona?
«E’ un momento molto difficile, la sconfitta del Franchi è stata una vera batosta. Fino alla sosta invernale abbiamo visto una squadra centrata, con le sue qualità e i suoi obiettivi. Ho la sensazione che a Genova siano state intaccate delle certezze».
La corsa all’Europa League, secondo alcuni perseguibile, è compromessa?
«La rosa a disposizione dell’allenatore è corta, ci sono poche alternative e non mi illudevo neanche qualche settimana fa che questo gruppo potesse arrivare tra i primi 6/7. A mio parere è una squadra da 8°/10° posto, non oltre».
Come valuta il mercato di gennaio portato avanti dal Direttore generale Corvino?
«Non conosco Dabo, non so in quale posizione renda di più e se sia l’uomo giusto per far fare il salto di qualità al centrocampo viola. L’operazione Babacar-Falcinelli, invece, mi sembra un’ottima mossa. Il senegalese aveva finito la storia con la Fiorentina… Anche se dispiace perdere un ragazzo che è cresciuto a Firenze e che ha grandi potenzialità, è stato giusto separarsi. In più è arrivato Falcinelli che è un buonissimo elemento, lo seguo da tempo e sono certo potrà fare bene: ha tanta voglia di arrivare e questo è fondamentale».
Venerdì sera al Franchi andrà di scena Fiorentina-Juventus: che gara si aspetta quest’anno?
«Una sfida durissima per la Fiorentina, la Juventus è nettamente più forte. Occorrerà una prova impeccabile dei viola, tanta concentrazione, intelligenza e determinazione. La squadra di Allegri ha ritrovato il suo passo, sembra invincibile ma a Firenze sono partite talmente sentite che escono da ogni logica e possono riservare grandi sorprese».
Qual è la sua Fiorentina-Juventus?
«In carriera ho giocato tantissime volte questa gara e molte delle quali sono state speciali. Basti pensare che ho esordito proprio contro i bianconeri a Torino. Ricordo una vittoria della Fiorentina per 2-1 con gol di Passerella su punizione e poi uno spettacolare 3-3 a Firenze. Sono queste le tre Fiorentina-Juventus che mi tornano subito alla mente, ma ce ne sono molte altre».
Dopo la sconfitta contro l’Hellas, quella che sembrava una frattura tra tifoseria e proprietà è divenuta una voragine. Che sensazioni ha circa il futuro del club e quanto questo clima può influenzare il lavoro della squadra?
«Non so come andrà a finire la vicenda societaria, nessuno può sapere cosa c’è nelle mente dei fratelli Della Valle, certo è che i segnali non sono positivi per i tifosi. Firenze e i fiorentini però non sono adatti a vivere nell’anonimato, non è nel loro DNA, quindi qualunque cosa capiti nelle prossime settimane e nei prossimi mesi ci dev’essere la consapevolezza che questa città e questi tifosi vivono di stimoli, di obiettivi, di sfide. Fa parte di noi. Per quanto riguarda l’eventuale difficoltà per la squadra, non può essere semplice lavorare senza riferimenti societari ma Pioli e gli uomini che sono maggiormente vicini ai calciatori dovranno essere bravi a fare da scudo, a isolare i ragazzi e non creare alibi. Questa è una stagione importante per tutti, occorrerà ritrovare compattezza».
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