Il 2016 se ne va senza sussulti. Brindiamo al 2017 nel segno di Berna e Chiesa

Il 2016 se ne va senza sussulti. Brindiamo al 2017 nel segno di Berna e Chiesa

Il 2016 sta per finire e di certo, dal punto di vista viola, non ci mancherà più di tanto. Eppure esattamente un anno fa i tifosi della Fiorentina sognavano addirittura il tricolore, con la squadra di un Paulo Sousa, ribattezzato “l’uomo dei miracoli”, seconda in classifica, a quota 35 punti, a una sola lunghezza dall’Inter capolista. I viola, nel giorno della Befana, andarono a vincere anche a Palermo, continuando una cavalcata che, però, cominciò a interrompersi con la successiva sconfitta rimediata al Franchi contro la Lazio. L’inizio di un tracollo determinato soprattutto dal mancato appoggio da parte della società, protagonista di un mercato invernale disastroso che portò alla rottura con l’allenatore, deluso dalla decisione di non rinforzare una rosa che avrebbe avuto bisogno di pochi, ma importanti, ritocchi per cercare di portare a casa almeno la qualificazione in Champions.
Così l’anno proseguì in modo faticoso, tra polemiche e dispetti che videro protagonista il portoghese, la dirigenza e la proprietà gigliata. I viola chiusero il campionato al 5° posto, accendendo all’Europa League che, alla luce della strepitosa prima parte di stagione, era diventato l’obiettivo minimo.
Anche in questa stagione la musica non è cambiata, il mercato del neo (si fa per dire) dg Pantaleo Corvino ha portato sì alla conferma di quasi tutti i big, ma anche alla cessione di un elemento importante come Marcos Alonso, rimpiazzato in modo non adeguato e all’arrivo di tante scommesse, per ora, perse.
L’andamento a singhiozzo della Fiorentina di Sousa ha portato risultati altalenanti e un bilancio complessivo di 56 punti, messi insieme nel corso dell’anno solare, sulle 39 partite di serie A disputate. In una ipotetica classifica degli ultimi 12 mesi, la formazione gigliata sarebbe settima, distanziata dall’Inter di 5 lunghezze e con soli 3 punti in più rispetto a Chievo, Atalanta e Genoa.
Un magro bottino che, nell’era Della valle, rappresenta il terzo peggior risultato di sempre.
Insomma il 2016 se ne va senza lasciare grandi ricordi, a parte… l’esplosione di due talenti del vivaio che portano lo stesso nome di battesimo: Federico. E allora, proprio pensando a Bernardeschi e Chiesa, brindiamo insieme al nuovo anno, con la speranza che ci regali più soddisfazioni di quello vecchio.
Tanti auguri a tutti i tifosi viola da parte della redazione del Brivido Sportivo!

 

Tommaso Borghini

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