Qualcosa di mai visto

Qualcosa di mai visto

Sousa ha costruito un palazzo perfetto dedicato al gioco del calcio. E tutti i viola sono cresciuti.

Una partita che ha dimostrato a tutto il mondo del calcio che la Fiorentina non è l’ultima notizia da dare, neppure la rivelazione che presto si sgonfierà o l’usurpatrice di una posizione in classifica che presto dovrà consegnare ad altri. Se lo scudetto rimane un sogno (entrare nelle prime tre non lo è però più…) la solidità del lavoro di Paulo Sousa e degli uomini viola è oramai incontrovertibile. Complimenti. Quello che sto vedendo gara dopo gara, quello che ho visto a Genova meritano un’osservazione, la stessa che scommetto hanno fatto i millecinquecento che sono arrivati allo stadio-pollaio per vedere i ragazzi viola e tutti i tifosi viola: la squadra di Sousa gioca davvero
da capolista. Qualcosa di diverso, di eccezionale. Ho visto Fiorentine meravigliose con campioni come la B2 di Baggio e Borgonovo, ho visto la Fiorentina di Batistuta e Rui Costa, ho visto le Fiorentine di Chiese, di Baiano, di Olivera, ho visto le belle squadre di Prandelli e Montella, ho visto pure la Fiorentina ye-ye, tutti miracoli di acquisti sorprendenti o della maturazione di un ciclo di ragazzi fantastici, però mai avevo visto così da vicino la costruzione di un palazzo dedicato al gioco del calcio.
Bravo Sousa con la sua voglia di cultura del pallone, immenso nel far crescere giocatori così diversi fra loro. Mi domando e un po’ lo domando a tutti: chi è cresciuto di più? Tatarusanu, con la
responsabilità che era stata di Neto? Borja ritrovato come leader di tutta la squadra? Gonzalo che ha adesso la fascia al braccio? Badelj che è tatticamente bravo come Liverani? Vecino che cresce, anzi
lievita? Kalinic che non solo lotta, ora segna e risegna, Ilicic che lascia cadere le sue pennellate d’artista? Babacar, il formidabile. Astori che fa mordere le mani alla Roma? Chi ancora? Un suggerimento, forse quel Bernardeschi che molti guardavano perplessità perchè era
troppo bello, biondo e con quel dieci sulle spalle per essere pronto al sacrificio? Errore! Il ragazzo non solo gioca bene ma si batte come un leoncino. Fantastico patrimonio di tutto il calcio italiano, immensa speranza del tifo viola. Tempo fa ho scommesso sui progressi di bomber di Babacar, ora scommetto sulla capacità tecnico-tattica di Bernardeschi. Eccola la B2, non è un miraggio è una promessa che si sta mantenendo.

Ps. Indispensabile, difendiamo Sousa anche dai lusingatori, dagli innamorati troppo invadenti, da chi lo vuol snaturare. E’ lui il garante dei nostri sogni.

Genova (GE), Sampdoria - Fiorentina, Serie A, nella foto Paulo Sousa 2015-11-08 © Tommaso Gasperini / Massimo Sestini

Genova (GE), Sampdoria – Fiorentina, Serie A, nella foto Paulo Sousa 2015-11-08 © Tommaso Gasperini / Massimo Sestini

 

 

Alessandro Rialti

Articoli Correlati

I commenti sono chiusi.