Sousa ci ha convinto: con lui tutto è possibile

Sousa ci ha convinto: con lui tutto è possibile

Il tecnico portoghese ha spazzato via tutti i dubbi d’inizio stagione trasformandoli in certezze
Da Roncaglia a Badelj, passando per Vecino, Borja e la B2: quanti rilanci sotto la sua guida

Stare lassù è bellissimo. Un po’ perché non ci siamo abituati, un po’ perché l’aria è più fina. Siamo indiscutibilmente sorpresi, perché le premesse estive tutto sembravano meno che il viatico per una stagione di questo livello. Certo, il sogno può finire in qualsiasi momento, il campionato è appena iniziato, ma certe sensazioni non ce le può portare via nessuno.

La vittoria col Milan e l’Inter, la passeggiata sul Tago in Portogallo, fino alla splendida gara da protagonisti assoluti contro l’Atalanta. Vietato sottovalutare il successo contro gli uomini di Reja, che è allenatore serio, di grande qualità ed esperienza. Ma la Fiorentina di Paulo Sousa ha qualcosa che veramente ci sta sorprendendo: la forza della grande protagonista. E’ stato il portoghese a convincere tutti i giocatori che fosse possibile. Bravo, molto più di noi che eravamo incerti e vedevamo in particolare punti interrogativi. Lui con rapidità, questi dubbi, li ha trasformati in certezze, in… punti esclamativi.  Ha scelto di rilanciare Roncaglia e ci è riuscito. Non ha mollato Vecino che aveva offerte importanti ed ha avuto ragione. Ha voluto che dal Dnipro arrivasse questo centravanti dalla faccia triste e ha portato in viola un attaccante tatticamente da applausi. Sta facendo crescere con cautela Rossi e i risultati si vedono. Ha messo Borja Valero al centro dell’azione e lo spagnolo sta dominando. Ha riesumato dalle pieghe dello scorso anno Badelj e ne ha ottenuto un centrocampista di rara intelligenza, senza dimenticarsi la B2, i ragazzi terribili, pure questi salvati dal mercato e che stanno dimostrando di essere il futuro viola. E tra le nostre valutazioni sbagliate dobbiamo mettere anche Alonso che per noi aveva dei limiti difensivi e che invece ha saputo far bene anche da centrale. E che dire di Kuba? Che pareva sul viale del tramonto e che è venuto a dimostrare di essere ancora un campione. E potremmo continuare ma ci fermiamo sul caso, forse, più eclatante: Verdù. Se ne stava a svernare tra le dune del deserto, i viola l’hanno riportato in Italia e Sousa che è un grande motivatore e “impone le mani” gli ha spiegato che era ancora, anzi più di sempre, un giocatore di calcio. Il gol che ha segnato contro l’Atalanta può diventare lo spot del tecnico: con me tutto è possibile. E ora, con la sosta, c’è tempo di assaporare il sogno e prepararsi a due match fondamentali, bellissimi, intriganti, prima col Napoli e poi con la Roma. Da primi in classifica. E scusateci se siamo entusiasti.

 

Alessandro Rialti

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