Tata stop: in Europa c’è Neto

Tata stop: in Europa c’è Neto

Dieci giorni di stop. Riposo e cure per il riacutizzarsi di un problema alla schiena, lo stesso che aveva fatto temere la sua presenza a Londra giovedì scorso. Ciprian Tatarusanu è stato costretto ad alzare bandiera bianca. Al suo posto, in Europa, giocherà Norberto Neto, il brasiliano che contro il Torino, nell’ultima gara di campionato, non era nemmeno in panchina, scivolato da prima a quarta scelta dopo aver dichiarato la sua volontà di svincolarsi a parametro zero a giugno. Rosati, diventato il secondo dopo la scelta del sudamericano di non prolungare il contratto con la Fiorentina, non è stato inserito in lista Uefa per non togliere un posto, quello impiegato per Mohamed Salah.

Il portiere rumeno, lunedì, non è nemmeno sceso in campo. Il perché lo ha spiegato la stessa società viola: «Acutizzazione della lombalgia, già presente da alcuni giorni», aggiungendo poi che «in seguito agli approfondimenti ed alla consulenza neuro-radiologica eseguiti sono stati programmati dieci giorni di riposo e cure del caso con successiva rivalutazione».

Neto, pizzicato a Parma dai fischi dei tifosi e pure l’altra sera a Londra, durante l’allenamento di rifinitura, adesso non può sbagliare. Il minimo errore non sarebbe tollerato. Deve giocare bene, addirittura benissimo per cercare di smussare la rabbia suscitata nella gente per il mancato rinnovo. Non ha via d’uscita: per cercare di non cancellare il ricordo delle sue imprese nell’ultimo anno e mezzo può solo inanellare gare superlative una dietro l’altra. E poi deve provare a fare il salto di qualità definitivo. Trascinare la Fiorentina in campo internazionale, serrando la strada agli inglesi del Tottenham sarebbe di sicuro una straordinaria occasione.

Vincenzo Montella si fida. Lo ha detto già alla vigilia della gara d’andata, nella sala stampa di White Hart Lane. «Neto è un professionista e si sta allenando con serietà – specificò -. Rispetto ad un mese fa sarei molto più tranquillo nel mandarlo in campo». La resa dei conti sarà giovedì, nella bolgia del Franchi, dove sarà battuto ogni record, di presenze e di incasso. Neto tornerà in campo due mesi esatti dopo l’ultima gara giocata. L’ultima volta era stato in occasione del derby toscano contro l’Empoli, prima della sosta invernale. La rottura era arrivata a poche ore dalla gara (poi persa) contro il Parma al Tardini, nei primi giorni dell’anno. Fino a quel momento sedici presenze in campionato, tredici gol subiti ed il campo internazionale lasciato al collega rumeno, Tatarusanu, arrivato in estate dalla Steaua. Adesso i ruoli si sono invertiti. In vista della gara di San Siro contro l’Inter, Montella rifletterà bene. Di certo, il problema più grande si porrà in vista della semifinale d’andata di Coppa Italia. Tecnicamente il rumeno potrebbe recuperare, sempre che la rivalutazione prospettata dal report dia via libera al rientro in campo. Altrimenti la questione si farebbe a dir poco complicata, vista la (probabile) futura destinazione di Neto, appunto la Juventus.

Francesca Bandinelli

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