L’ora di cambiare marcia

L’ora di cambiare marcia

Andamento lento, la colonna sonora viola si muove sul vecchio pezzo di Tullio de Piscopo. Non è una partenza bruciante come un anno fa, ma speriamo che anche il girone di ritorno sia diverso. La Fiorentina ancora non gira: non fa cose particolarmente brutte, ma di bello c’è poco. Precampionato all’insegna della sconfitta, quindi un tonfo a Torino bianconera, vittoria striminzita col Chievo, tutto rinviato col Genoa, causa diluvio. Di sicuro, però, quei 28 minuti di Marassi non avevano altro che alimentare i dubbi già presenti. I viola non hanno fatto nulla, il Genoa è sembrato grintoso, attento e maledettamente rapido.
Forse c’entra la preparazione che Sousa ha (opportunamente) modificato a Moena. Quest’anno per carburare alla Fiorentina servirà tempo. Forse c’entrano anche i nuovi acquisti che ancora devono mostrare il loro volto. Forse c’entra (speriamo di no) lo scetticismo che ha accompagnato i viola fin dal primo vagito stagionale. Forse anche altro, chissà.
Certo, occorre pazienza. Il meteo segna ancora 30 gradi, siamo (per poco) ancora dentro l’estate, questo per spiegare che siamo al calcio di settembre, spesso troppo folle per essere vero. Però la Fiorentina deve migliorare e su questo non ci sono dubbi.
Il test di domenica con la Roma di Spalletti è molto probante: i giallorossi sono più forti dei viola, ma la Fiorentina giocherà di fronte alla propria gente e questa sarà un valore. Sarà uno scontro diretto per l’Europa anche se la Roma punta allo scudetto. Una classica del campionato italiano. Una buona occasione per cominciare a vincere…

 

Mario Tenerani

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