Addio a “transizioni e basculazioni”. Finalmente

Addio a “transizioni e basculazioni”. Finalmente

Che immensa tristezza sabato sera. Certo, tutti sapevano che il Napoli è superiore, nettamente, alla Fiorentina. Certo, tutti sapevano che immaginare un successo al san Paolo era un sogno, un coraggioso sogno. Ma perdere così ha fatto male. Cancellati, senza un solo attimo di vera reazione. Sballottati da ogni parte del campo, con la faccia bianca di Bernardeschi che bene rappresentava quello che è oggi la squadra viola. Una piccola cosa, una povera cosa, che sa vincere solo contro squadre che come lei hanno già… svoltato. Sconfitti con chi invece ha ancora un barlume di coraggio. Mica solo con l’immenso Napoli, ma anche con il Palermo e l’Empoli. Sì, immensa tristezza per un volo a planare che è arrivato, finalmente, a terra. Addio così a Paulo Sousa, portoghese che dimenticheremo facilmente e senza una sola lacrima. Addio alle sue conferenze stampa piene di incomprensibili frasi fatte di «transizioni», «basculazioni» ed altro ancora. Non ti abbiamo capito, non ci hai capiti mai.

Alessandro Rialti

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