Dopo due trasferte consecutive la Fiorentina torna a Campo di Marte, ci voleva. I viola hanno bisogno della loro gente, di quel calore che solo Firenze sa dare. La Spal del nostro amico Semplici – sì Leonardo è uno di noi perché è di Tavarnuzze e da piccolo andava a tifare per Antognoni, già questo basta e avanza per volergli bene -, potrebbe rappresentare un bell’ostacolo da superare, ma ora la Fiorentina ha necessità di vincere perché in mezzo a questo fiume di trasferte le gare al Franchi vanno sfruttate a dovere. Dopo gli emiliani arriverà l’Atalanta, per la cronaca.
Ci siamo dati una data entro la quale capiremo di più su questa Fiorentina, il 7 ottobre, cioè quando il campionato si fermerà ancora, per dare spazio alle nazionali. E’ ancora tutto in evoluzione e difficilmente comprensibile: sono tante le grandi, ad eccezione della Juve, ad avere più di una criticità. E’ sempre così l’inizio del campionato. Ecco perché con la Fiorentina occorre un po’ di pazienza. Forse anche un pizzico in più perché si parla di una squadra giovane, la più giovane della Serie A. Linea verde significa anche discontinuità, montagne russe insomma. Ma significa anche freschezza e voglia di stupire. Questa seconda parte dovrà prevalere sulla prima. E allora sarà una grande Fiorentina.