Amoruso: “Molto dipenderà dal ritorno di Nico Gonzalez”

Amoruso: “Molto dipenderà dal ritorno di Nico Gonzalez”
Lorenzo Matteucci

Fai il nome di Lorenzo Amoruso a Firenze e subito viene a mente il gol del vantaggio nella sfida di ritorno contro l’Atalanta del 1996 che portò alla conquista della Coppa Italia la Fiorentina di Claudio Ranieri. In vista della sfida contro il Sassuolo lo abbiamo contattato per sapere le sue sensazioni e il suo punto di vista sulla partita. 

Amoruso, cosa si aspetta da questo mese di ripartenza dopo la sosta per la Coppa del Mondo? 

«Dalla squadra di mister Italiano mi aspetto meno errori in fase difensiva e, soprattutto, qualche gol in più dal reparto avanzato. Possono sembrare parole scontate ma la Fiorentina deve migliorare qui, poiché il potenziale per fare meglio c’è». 

Anche se ha dovuto abbandonare la Nazionale per infortunio, Nico Gonzalez ha fatto parte fino alla vigilia del gruppo che poi ha vinto i Mondiali, come lo vede? 

«Questo è un tema caldo perché da come si approccia il calciatore la Fiorentina può spiccare il volo oppure insabbiarsi».

Si spieghi meglio…

«Inutile fare finta di niente, prima della sosta ci sono stati degli screzi ma lui è un giocatore importante e fondamentale per la Fiorentina. Tecnicamente forse il più forte che c’è in rosa. Mi auguro che tutto si sia ricomposto e che abbia recuperato dall’infortunio. Se lui è sereno e sta bene fisicamente farà la differenza». 

Dove può arrivare questa Fiorentina? 

«Bisogna essere realisti e giocarsela partita dopo partita. La squadra viola non ha più in mano il proprio destino, deve approfittare delle sfortune altrui. Il problema è la continuità, l’avevamo trovata nelle ultime prima della sosta, speriamo che non l’abbia persa. Perché alla fine non sono tanto le partite perse con Juve, Milan, Inter e Lazio. Il problema sono i 6/7 punti persi con squadre più deboli, mentre l’anno scorso si portavano a casa i tre punti».

Al Mondiale abbiamo visto un Amrabat strepitoso, fosse un dirigente come si comporterebbe?

«A gennaio è difficile possano arrivare offerte indecenti per un centrocampista-incontrista, detto ciò non lo ritengo un calciatore che sposta gli equilibri anche se si tratta di un discreto giocatore. Due anni fa in gialloblù ha fatto tutta una stagione su questi livelli, anche se c’è da dire che aveva compiti diversi da quelli che ha adesso alla Fiorentina. Dopo una prima stagione così così già, nella parte finale di stagione aveva fatto intravedere miglioramenti. Mi pare chiaro però che se vuole essere un calciatore di alto livello debba migliorare le sue lacune con la palla al piede. Per cui, dico, che se questa fantomatica offerta irrinunciabile arrivasse non mi scandalizzerei se venisse ceduto, non ci sarebbe da strapparsi i i capelli». 

Infine le chiedo un giudizio sull’avversario di oggi, il Sassuolo di Alessio Dionisi.

«Squadra che gioca bene, hanno buone individualità e si muovono bene in campo. Non sarà facile. Loro hanno gente che entra in forma rapidamente, e questo può essere un vantaggio in questo periodo. Bisognerà cercare di vincere come squadra e non come singoli. Mi aspetto che loro facciano molti uno contro uno. Formazione ben preparata ma ciò non ci deve intimorire, la Fiorentina deve affrontarla a testa alta e con la voglia di conquistare i tre punti». 

Redazione

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