Artusi: “Avanti con lo spirito dei calcianti”

Artusi: “Avanti con lo spirito dei calcianti”

Il direttore storico del calcio in costume: “La Fiorentina deve mettere in campo la cattiveria agonistica, come contro l’Inter. Solo così può compiere l’impresa europea”

Siamo finalmente arrivati alla grande sfida di Europa League tra Fiorentina e Tottenham: da una parte una squadra che vuole dimostrare tutto il suo valore anche in Europa e candidarsi al ruolo di protagonista, dall’altra un club che desidera vendicare la cocente eliminazione dello scorso anno ad opera di Montella.

Per analizzare l’affascinante match del Franchi, il Brivido Sportivo ha contattato Luciano Artusi, direttore del corteo del Calcio Storico dal 1960 al 2015 e, ovviamente, grandissimo tifoso viola.

 

Luciano Artusi, innanzitutto cosa significa per lei essere entrato nella Hall of Fame Viola?

«E’ stata una gioia immensa, per me che sono viola dentro. Da sempre ho la Fiorentina nel sangue, la seguo fin da quando c‘erano due tornei, quello del Sud e quello del Nord. La Fiorentina è un monumento di Firenze, al pari della cupola del Brunelleschi e del David di Michelangelo. Quindi può immaginare quanto sia stato orgoglio di questo riconoscimento».

 

Come vede la Fiorentina quest’anno?

«Fino a Natale ho visto una squadra incredibile: forte, bella, poderosa e coraggiosa. Contro le previsioni siamo stati per tutta la prima parte di stagione in testa alla classifica, poi c’è stato un calo e ho visto una Fiorentina stanca, spenta, sulle gambe e con poche idee. Infine, domenica scorsa contro l’Inter, ho riapprezzato una squadra brillante, cattiva e vogliosa di vincere. Insomma ci sono state più facce in questa stagione».

 

In città non mancano i mugugni dei tifosi e l’atmosfera tra allenatore e società non è stata delle più serene. Lei cosa ne pensa?

«E’ difficile criticare Sousa, credo che abbiamo fatto un bell’affare portandolo a Firenze: ha dimostrato di essere un grandissimo allenatore, di avere le idee molto chiare su ciò che vuole dalla squadra e dalla società. E’ un uomo di grande temperamento. Essendo fatto così, ha espresso, più o meno velatamente, il suo malcontento per una campagna acquisti non certo esaltante. Il portoghese aveva chiesto rinforzi in difesa e questi non sono arrivati. O almeno non come si aspettava. Può essere che questo abbia incrinato il rapporto tra le parti, ma da fuori non possiamo saperlo con certezza. Per quanto riguarda i tifosi, capisco e condivido le polemiche e le critiche: io stesso mi aspettavo ben altro dal mercato di gennaio. E’ un peccato!».

 

Quella per il terzo posto è una corsa molto avvincente. Con la vittoria sull’Inter i viola hanno fatto un passo importante, possono farcela?

«I ragazzi di Sousa, nonostante il calo di questo inizio anno, hanno grandi qualità e credo possano riuscire a centrare il piazzamento Champions League. Anche se la concorrenza di certo non manca: l’Inter l’abbiamo battuta due volte e non la vedo superiore a noi. La Roma, invece, forse ha qualcosa in più dei viola. Con Spalletti è rinata».

 

Veniamo alla sfida di Europa League contro il Tottenham. Cosa serve per battere gli inglesi?

«Per battere gli Spurs servirà tanta cattiveria agonistica. La Fiorentina dovrà riuscire a tenere testa al ritmo indiavolato degli avversari, e non sarà affatto semplice. Servirebbe lo spirito dei calcianti, quello che i viola hanno dimostrato contro l’Inter, cioè un mix di voglia di vincere, grinta e orgoglio. Se Borja Valero e compagni riusciranno a mettere queste cose potranno battere anche il Tottenham. Altrimenti andranno incontro ad una sconfitta».

 

Che partita si aspetta?

«Sono sicuro sarà una partita molto diversa rispetto a quella dello scorso anno, le due squadre sono un po’ cambiate e soprattutto la prima gara sarà giocata al Franchi. Questo non è un aspetto da sottovalutare. Mi aspetto comunque una Viola in grado di comandare il gioco, di fare possesso palla e incartare gli avversari attraverso una ragnatela di passaggi. La Fiorentina dovrà essere brava a vincere il match d’andata senza subire gol. Ci riuscisse, le probabilità di passaggio del turno aumenterebbero moltissimo».

 

Probabilità di passaggio del turno che, secondo lei, sono…?

«Direi più del 50%. Se i viola giocano come sanno, possono battere chiunque. Inoltre non dimentichiamo il nostro allenatore: ha grande voglia di vincere e di farsi vedere all’altezza delle grandi sfide, in Italia ma soprattutto in Europa».

Giacomo Cialdi

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