Bene Lazzari, ma solo quello

Bene Lazzari, ma solo quello

COSA VA

Molto poco, se si guarda solo il campionato (e la Coppa Italia). Perdere con il Verona è stata la mazzata finale di un mese da dimenticare (prima di giocare contro la Dinamo Kiev…: ne sto scrivendo prima). Le tappe di questa Via Crucis? Non ho la nemmeno la forza di rievocarle. Tante le sapete e ricordate anche voi, le cicatrici bruciano ancora.

LAZZARI. Tutto sommato è stato uno dei meno peggio. Anzi il migliore. Ricordo che avevo valutato positivamente anche una sua partita in Europa League. Suo un assist a Gilardino, che ha consentito all’ex Gila-gol di avvitarsi in aria con un bel colpo di testa che ha costretto ad una bella parata il portiere del Verona, e suo anche un bel tiro dalla distanza che – per usare una deprecata espressione che per fortuna nessuno usa più ma proprio per questo mi diverte … – ha fatto la barba al palo. Anche a centrocampo ha lottato e smistato qualche bel pallone. Ce ne sono di peggio, fra quelli che si dice lasceranno la Fiorentina. Il suo non è il ruolo di Kurtic, ma quando penso a tutte le partite che ha giocato lo sloveno, beh mi sembra che ci sia qualcosa di sbagliato nella valutazione che dei  giocatori fa Montella.

GILARDINO. Ha lottato strenuamente anche in difesa per recuperare palloni, che è poi quel che si dice sempre di Super Mario Gomez quando non segna…. Sarebbe meglio, per entrambi, che difendessero meno e segnassero di più.

COSA NON VA

I RIGORI. Possibile sbagliarne quattro su quattro? E con quattro rigoristi diversi? Soltanto una volta nella sua storia la Fiorentina ne aveva sbagliati di più, cinque su cinque: vuol dire che siamo ancora a tempo per battere quel record?

LA SFIDUCIA. Il problema è riuscire a non demoralizzarsi. Qualcuno dopo i passi falsi di Lazio (con Juve) e Roma (con Atalanta) aveva ripreso a sognare il terzo posto, confidando nel calendario. Ma con il Verona la Fiorentina ha perso l’ennesima opportunità di avvicinarsi alle squadre romane che…non sono davvero forti come la Juventus. Ma salvo gli abbonati, mi dite chi andrà allo stadio per le partite casalinghe di campionato che ci restano da giocare? Io temo che solo se giocasse Pepito Rossi qualche settore dello stadio si riempirebbe con l’auspicabile entusiasmo.

MONTELLA. Il segnale che ha dato Montella alla squadra, mettendo 8 nuovi elementi rispetto a quelli che avevano giocato la partita di Kiev, ha dato l’impressione ai tifosi che lui per primo non credesse più di poter fare la corsa per il terzo posto, e forse di non dare troppo peso nemmeno al quarto o al quinto piuttosto che al sesto. Dimenticando forse quale jattura sia dover partecipare, in caso di qualificazione all’Europa League, ai preliminari di luglio! O, altra ipotesi, Montella è presuntuoso e pensa di poter battere il Verona con 8 giocatori che non hanno mai giocato insieme o quasi e che rappresentano non la Fiorentina B ma la Fiorentina C. Il secondo errore, quello della presunzione, sarebbe forse più grave del primo. Montella dice che ha calciatori anziani, di 30 anni e più e per questo è obbligato a fare tanto turnover. Mah. Ma lui non li voleva i giocatori anziani, i due “pacchi” cinesi Diamanti e Gilardino? O non era così in sintonia con Pradè?

NETO. Dopo tante prestazioni eccellenti il Neto che quando respinge lo fa mettendo la palla sui piedi degli attaccanti avversari, anziché respingere di lato, mi ha ricordato il Neto prima maniera, quello che tutti contestavano. Tornando dal torneo di tennis di Montecarlo – inciso di cui non vi importa niente, ma a me sì, lo ha vinto Djokovic e sul mio Ubitennis.com c’è tutto e di più anche sulla Fed Cup vinta da Pennetta e socie su Serena Williams e gli Stati Uniti – mi sono sintonizzato su Radio Blù e ho sentito Luca Calamai che diceva: “Contro il Verona stasera io farei giocare Tatarusanu”. Magari quell’intervento lo avesse ascoltato Vincenzo Montella invece che Ubaldo Scanagatta! E gli avesse dato retta.

LA DIFESA. La porta viola era stata graziata dal Verona tre volte negli ultimi minuti. La difesa ha subito tre clamorosi contropiede. Incredibile ingenuità. Che tristezza.

Ubaldo Scanagatta

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