Daniel Bertoni, il Puntero viola che regalava spettacolo. Il video

Daniel Bertoni, il Puntero viola che regalava spettacolo. Il video

Non era un goleador straripante, ma di certo era dotato di grande carisma e sapeva trasformarsi improvvisamente da ala a centravanti, sorprendendo spesso e volentieri le difese avversarie. Daniel Bertoni fu il biglietto da visita dell’ingresso nel calcio della famiglia Pontello. E che biglietto da visita: campione del mondo con l’Argentina nel 1978 (con un gol decisivo nella finale con l’Olanda), zampate da fuoriclasse, dribbling secco, tiro potente e preciso, anche su punizione. Daniel, proveniente da Siviglia, sbarcò a Firenze nel 1980 come fiore all’occhiello della prima campagna acquisti di una Fiorentina finalmente ambiziosa. La prima stagione non fu esaltante, ma l’argentino riuscì a entrare subito nel cuore della tifoseria gigliata grazie alla sua innata simpatia e alle giocate spettacolari che, da rare, si fecero sempre più costanti via via che procedeva il suo inserimento nel calcio italiano. Un difetto ce l’aveva: non era molto propenso al sacrificio in campo e i fiorentini non mancarono di notare subito che, quando il sole picchiava forte sul Comunale di Firenze, lui trovava rifugio sotto l’ombra che la tribuna coperta offriva al terreno di gioco. Ma era un dettaglio perché Bertoni, dalla seconda stagione in viola in avanti, cominciò a carburare davvero e , accanto a Ciccio Graziani, formò un tandem offensivo formidabile nel 1981-82, andando vicinissimo al terzo Scudetto viola. Il sogno svanì all’ultima giornata, scippato dall’arroganza juventina, ma il “Puntero” regalò spettacolo, segnando 9 reti. Dopo il Mondiale 1982, a Firenze gli affiancarono anche il grande connazionale Daniel Passarella, ma la sfortuna cominciò a prenderlo di mira e fu colpito da una brutta forma di epatite virale che gli rovinò la stagione. L’anno seguente, però, fu quello del riscatto: Bertoni tornò “Puntero” di una bellissima Fiorentina, accanto al giovane “Paolone” Monelli. La squadra viola chiuse al terzo posto, ma a fine stagione i Pontello decisero di puntare su un altro fuoriclasse: Socrates. Così Bertoni fu costretto a prendere la strada di Napoli. “Quando mi hanno detto che sarei stato ceduto – ha sempre dichiarato – mi sono messo a piangere”. Peccato, perché il brasiliano deluse mentre Daniel continuò a segnare, anche accanto a Diego Maradona. La sua avventura viola finì con 123 presenze e 31 reti, di cui 27 in campionato. Con il grande rimpianto di quello Scudetto mancato. Oggi (14 marzo) compie 62 anni e noi del Brivido Sportivo non potevamo mancare agli auguri!

Ecco il video sulle sue giocate più belle ripreso da youtube:

 

 

Tommaso Borghini

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