FIORENTINA INDEBOLITA? IL CAMPO DICE IL CONTRARIO

FIORENTINA INDEBOLITA? IL CAMPO DICE IL CONTRARIO

Se riavvolgiamo il nastro e torniamo indietro di tre settimane, c’è veramente da sbellicarsi dalle risate. Abituati – come siamo – a valutare più i fatti che le supposizioni, vale la pene ricordare come è stato commentato e criticato il mercato di gennaio della Fiorentina.
E’ arrivato Alessandro Diamanti e il ‘benvenuto’ pressoché unanime è stato: «Si tratta di una seconda scelta, arriva dalla Cina ed ha già iniziato il percorso discendente della propria carriera». Beh, a giudicare dalle prestazioni in crescendo, dal gol, bellissimo e molto pesante, siglato contro l’Atalanta, fino alla foga che mette in campo, sembrerebbe tutto il contrario. Ci colpì molto una sua dichiarazione il giorno della presentazione: «Come potrò conquistare i tifosi della Fiorentina? Semplice. In campo sono abituato a dare tutto, quando gioco mi svuoto di qualunque tipo di energia. E la gente ti chiede proprio questo». Aggiungiamo: Diamanti è entrato nella squadra come se ci fosse sempre stato, ha doti innate da trascinatore e per questo è un elemento destinato a diventare assolutamente centrale anche nello spogliatoio.
Poi è stato il momento di Gilardino. Da molti anni la Fiorentina non aveva un parco attaccanti adeguato agli obiettivi e agli impegni. Gli infortuni – è vero – ci hanno messo lo zampino, ma il problema era anche numerico. Nel momento in cui la società ha deciso di dotare Montella di una ‘riserva’ di lusso come Gilardino, c’è stato incredibilmente chi ha storto la bocca. Motivazione? Il ritorno del Gila, dicevano, rischiava di fare ombra a Babacar. Risultato? Il bomber senegalese ha disputato contro il Sassuolo la sua miglior partita in maglia viola: due gol meravigliosi ed un assist strepitoso. W la concorrenza.
La sfiducia ha accompagnato fino all’ultimo il lavoro di Pradè e Macia. Nelle ore conclusive del mercato poi la Fiorentina si è resa protagonista di un’altra operazione clamorosa e ancora troppo sottovalutata. Cedere Cuadrado a pochi spiccioli dalla clausola rescissoria è stato un colpo sensazionale. Nell’ambito della trattativa è arrivato, con una formula intelligente, l’egiziano Salah, che la società viola e Montella potranno valutare nell’arco di diciotto mesi prima di prendere una decisione. Per altro, fino a giugno, senza versargli nemmeno un euro di stipendio, perché ci penseranno gli inglesi. La Fiorentina potrà persino strapparlo al Chelsea pagando un riscatto prefissato tra i 15 e i 20 milioni di euro. Commento della critica? Vendiamo un titolare e acquistiamo in prestito una riserva dei blues. Salah si è presentato alla grande. E’ sempre nostro dovere sbilanciarsi e prendere posizioni. A volte però c’è il rischio di coprirsi di ridicolo.

Cristiano Puccetti

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