Sepe, lo “scugnizzo” è uscito a vuoto

Sepe, lo “scugnizzo” è uscito a vuoto

Il portiere, ex di turno e ancora di proprietà del Napoli, si è sfogato su Instagram facendo infuriare la Fiorentina

Alla fine, l’escluso (salvo ripensamenti che al momento non paiono all’orizzonte) rischia di essere proprio lui, l’ex della gara, il portiere che da Napoli era partito per mettere insieme altra esperienza, bloccato in azzurro dal ritorno di Reina e dall’arrivo di Gabriel. Di certo c’è che se Luigi Sepe contro la squadra di Sarri farà da spettatore dall’alto, dalla tribuna, ecco che allora la frattura sarà di fatto insanabile. Fuori rosa, benché continui a lavorare col resto della squadra. Il caos scatenato dal suo sfogo su Instagram ha fatto un unico ferito, lui stesso.
LA STORIA E’ cominciato tutto con l’esclusione dalla gara contro il Tottenham, sedicesimo di andata di Europa League, la coppa internazionale che nel girone di andata lo aveva visto protagonista. Nella fase a gironi aveva giocato sempre: 6 partite, 6 gol subiti, 3 gare a porta inviolata (in Portogallo, Polonia e al Franchi contro il Belenenses). Pure nell’unica gara disputata in Coppa Italia, in campo c’era lui: 1 gol dal Carpi e conseguente eliminazione. La scelta del tecnico – pare comunicata nella riunione tecnica, poco prima della gara – non gli era andata giù. Da qui lo “sparo” ad alzo zero: devo chiedere scusa al mio procuratore e a mia moglie: avevano ragione loro nel dirmi di riflettere bene prima di lasciare ancora una volta il Napoli. Il senso, più o meno, era esattamente questo, seppur con un fiume di parole. La società non ha avuto dubbi sulla linea da adottare: decurtazione del 30-40% sullo stipendio mensile. A nulla sono valse le scuse del ragazzo. Sousa non l’ha convocato per Bergamo.
PESSIMISMO DI BASE Mario Giuffredi, l’agente del giocatore, non è particolarmente ottimista: «Non posso dire se sarà in panchina contro il Napoli, perché l’ultima decisione spetta al tecnico Paulo Sousa. Sono molto scettico sul fatto che venga reintegrato in squadra, ma aspettiamo la sua decisione durante questa settimana. Magari il portoghese capirà che sarà stata una stupidaggine di un ragazzo, mentre se ciò non avvenisse sarà out per il finale di stagione». Proverà lui a convincere il suo allenatore, ma sa bene che la salita da percorrere è più ripida del Mortirolo. Peccato, lui che alla Fiorentina aveva associato il ricordo dolce del suo debutto assoluto in Serie A, nemmeno diciottenne, il 28 gennaio 2009. Tre mesi di oblio – perché questo è ciò che eventualmente lo attenderà – non saranno comunque facili da superare. E comunque, a giugno, quando ripartirà per un’altra destinazione – difficile che possa restare a fare il terzo a Napoli – dovrà convincere tutti di non essere solito a sbalzi emotivi come quello vissuto a Firenze. Dovrà resettare tutto Sepe, e ricominciare a lottare.

 

Francesca Bandinelli

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