La battaglia che vale la stagione

La battaglia che vale la stagione

Il pericolo maggiore è pensare che la qualificazione sia cosa data. Non è così, il vantaggio è evidente e sotto gli occhi, ma il Borussia Monchengladbach, statene sicuri, non verrà a Firenze per vedere monumenti e chiese. Occorrerà un’altra prova da squadra. Magari un altro colpo da maestro di uno dei nostri talenti, come la punizione di Bernardeschi, ma questa volta sarà altrettanto importante replicare il secondo tempo disputato in Germania. Già, perché oltre a Federico non bisogna dimenticarsi che nel successo con il Borussia ha avuto un ruolo fondamentale il comportamento complessivo del gruppo capitanato da Paulo Sousa. Penso a Tatarusanu (almeno un paio di grandi parate) anche ad Astori che ha anticipato e ridotto gli spazi ai tedeschi e con lui uno dei migliori Gonzalo Rodriguez della stagione. Hanno sofferto ma anche retto sia Sanchez che Maxi Oliveira. A me poi sono piaciuti sicuramente Badelj (che ha difeso la difesa) e Vecino che ha cercato difficili ripartenze. Detto di Bernardeschi, il David in terra straniera, anche Tello ha provato a chiudere la sua fascia, la più esposta e Kalinic si è trasformato in un organino tattico. Una squadra, questa, che ha vinto con Bernardeschi la gara al Borussia Park di Monchengladbach. Ma deve sapersi ripetere, deve avere la stessa intelligenza tattica anche al Franchi di Firenze. Confidiamo ovviamente in Sousa dal quale ci aspettiamo anche qualche mossa a noi poco comprensibile, ma questo ci va benissimo. Se sorprende noi sorprenderà anche i tedeschi. E Paulo sa benissimo che la Coppa è importante per lui almeno quanto è importante per noi. Vale almeno metà stagione. Non poco e va portata avanti. Poi ci saranno i tifosi viola, tanti, secondo noi più di sempre perché queste sono battaglie che nessuno vorrebbe farsi scappare.

Alessandro Rialti

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