Loro a Berlino e noi…

Loro a Berlino e noi…

Loro, i bianconeri, a Berlino. Noi, i viola, a Varsavia. Sarebbe stata una non piccola soddisfazione, dopo tutte le delusioni che i tifosi della Fiorentina hanno dovuto patire… Invece (come al solito) è finita che loro vanno in Germania a giocarsi la Champions contro i tre tenori del Barça. E noi stiamo a casa a vedere la televisione.

Diciamo la verità. Ormai in Europa League tutto sembrava sintonizzato su una finale interamente tricolore. Qualcuno già pregustava il sapore dolcissimo della rivincita dopo la Coppa Italia dell’anno scorso. Nessuno però aveva fatto i conti con quelle due pazzerelle di Napoli e Fiorentina. Due squadre costruite per giocare a calcio, ma incapaci di fare qualcosa di diverso. Non per niente quest’anno hanno camminato fianco a fianco e sono andate a sbattere contro gli stessi problemi irrisolti. Due squadre belle da far girare la testa, che però non sono in grado di essere brutte e cattive quando serve. Due squadre spesso colpevoli di rimirarsi troppo allo specchio. A Napoli stanno ancora recriminando per gli errori arbitrali, dimenticando che il sorteggio con il Dnipro era stato accolto con un sospiro di sollievo. A Firenze, invece, si parla quasi sempre degli errori offensivi dimenticando che, almeno negli ultimi tempi, la squadra ha preso molti più gol che fischi.

Adesso non rimane che giocarsi i posti per l’Europa. Poco, considerato dove erano arrivate queste due squadre. A Firenze poi c’è anche il problema dei nervi tesi fra allenatore e tifosi. Problema, come è noto, generato dai fischi alla squadra dopo il ritorno con il Siviglia. Forse gli addetti ai lavori avrebbero dovuto tener conto del fatto che a Firenze l’entusiasmo era davvero arrivato alle stelle, appena mitigato dall’eliminazione in Coppa Italia e dalle terrificanti recenti sconfitte in campionato. La convinzione comune era che la squadra stesse risparmiando le forze per il gran finale di Varsavia. Purtroppo non era così. La partita di Siviglia è stata un pessimo inizio, ma ciò nonostante oltre 30.000 persone hanno sperato, nel ritorno al Franchi, in un miracolo razionalmente impossibile.

La delusione è stata tremenda. In simili frangenti il tifoso esprime la sua rabbia e non pensa che questo sia il massimo a cui la Firenze calcistica possa ambire, visto il suo bacino d’utenza.

Forse sarebbe stato meglio lasciare vuoto il Franchi, giovedì sera. Così non si sarebbero sentiti i fischi.

Duccio Magnelli

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