Malesani e quella corsa barcollante sotto la curva viola. Il video

Malesani e quella corsa barcollante sotto la curva viola. Il video

Quella corsa “basculante” di bermuda-vestito verso i mille tifosi viola, appollaiati sulle gradinate dello stadio Friuli, non si può dimenticare facilmente. Alberto Malesani si presentò così al popolo gigliato, ebbro di gioia dopo un gol decisivo di Gabriel Batistuta. La Fiorentina, su iniziativa dell’allora dg Giancarlo Antognoni, decise di scommettere su di lui, ingaggiandolo come sostituto di Claudio Ranieri nella stagione 1997-98. Un’eredità pesantissima quella del tecnico romano per uno che aveva allenato al massimo in serie B, al Chievo, e che, fino a tre stagioni prima era impiegato in una ditta produttrice di pandori. Ma il buon Malesani la sua chance la sfrutto bene: già alla prima partita sbancò Udine al termine di una gara da batticuore, risolta 3’ dopo il 90’ dal Re Leone che, tanto per gradire, segnò la rete del definitivo 3-2 in mezza rovesciata. Un gol talmente bello e decisivo che Alberto da Verona non resse all’emozione e si catapultò verso il settore ospiti con un’andatura ancheggiante che entusiasmò i supporter presenti al Friuli per la prima di campionato, guadagnandosi un posto d’onore nelle teche delle tv.
Il suo credo tattico era solo ed esclusivamente il 3-4-3. Marchio di fabbrica che piaceva tanto ai fiorentini perché era una garanzia di spettacolo, anche se non sempre redditizio. La Fiorentina si classificò al quinto posto, alle spalle di Juventus, Inter, Udinese e Roma, a pari punti con il Parma. Malesani perse quasi subito Kančelskis, che aveva cominciato il campionato benissimo, per un brutto infortunio (la ricordate l’entrataccia a San Siro di Taribo West?). Ebbe anche l’onore di dover inserire il brasiliano Edmundo, croce e delizia di ogni tecnico, arrivato nella sessione del mercato invernale con l’effetto di una bomba sull’equilibrio dello spogliatoio. Ma, soprattutto, ebbe un pessimo rapporto con Vittorio Cecchi Gori che, nell’intervallo della sfida interna con il Parma, piombò nello spogliatoio, pretendendo l’inserimento di Spadino Robbiati. Il produttore cinematografico lo avrebbe esonerato seduta stante, ma fu condotto a più miti consigli e Malesani riuscì a concludere la stagione, rimandando l’addio in estate.
Poi emigrò al Parma delle meraviglie, la piazza giusta per vincere e per segnare un record che resiste tuttora: è l’ultimo allenatore italiano ad aver alzato al cielo la Coppa Uefa (oggi Europa League) nel 1999. Peccato che, alla prima di campionato, rifece di nuovo quella corsa sgangherata, stavolta sotto la curva dei tifosi ducali. Un replay che a Firenze non è stato ancora perdonato…
Oggi, dopo tante esperienze in giro per l’Italia con fortune alterne e qualche sfogo-cult nelle conferenze stampa, Malesani è senza panchina e aspetta, da tre anni, la chiamata giusta. Noi del Brivido approfittiamo del giorno del suo  63esimo compleanno (è nato il 5 giugno del 1954) per fargli tanti auguri, anche di trovare una nuova panchina.

Ecco il video della tripletta di Batistuta a Udine e della famosa corsa di Malesani tratto da youtube:

Tommaso Borghini

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