Merlo: “Viola, l’Inter va aggredita”

Merlo: “Viola, l’Inter va aggredita”

L’ex centrocampista scudettato: “Bisognerà pressare alto i nerazzurri e non farli ripartire come nella gara d’andata”

Una vita con la maglia viola cucita sulla pelle e una serie di trionfi memorabili, tra i quali lo storico Scudetto del 1969. Poi un finale di carriera all’Inter, due stagioni non esaltanti, trascorse con lo sguardo sempre rivolto a Firenze. Claudio Merlo è un doppio ex della prossima sfida che vedrà la Fiorentina opposta all’Inter domenica sera allo stadio Franchi, ma  il cuore dell’ex centrocampista è sempre stato tutto viola ed è lui stesso a non farne mistero: “A Milano non ci volevo andare – ha sempre dichiarato Merlo – ma allora non ci si poteva opporre alle cessioni. Sono stati due anni molto brutti e non ho mai dimenticato la Fiorentina”. E non a caso Merlo, a fine carriera, è tornato a vivere a Firenze o, comunque nei paraggi (oggi abita a Molezzano di Vicchio nella campagna mugellana) senza perdere mai di vista la squadra col giglio sul petto.

Claudio Merlo cosa ne pensa della Fiorentina di Paulo Sousa?
E’ una bella squadra. Ha fatto un ottimo campionato, con molti alti e qualche basso. Ma la posizione in classifica dimostra, senza discussioni, che sono stati più i picchi delle cadute. In questo periodo siamo un po’ in calo fisicamente, ma bisogna mantenere alta la concentrazione e il livello di gioco perché ci aspetta un periodo molto difficile da affrontare”.

Domenica c’è Fiorentina – Inter, che partita sarà?

“Sarà una partita difficile, loro in attacco sono fortissimi, basta vedere il valore della coppia d’attacco Eder-Icardi. La Fiorentina deve essere brava a non far ripartire il gioco della squadra di Mancini, deve pressare alto e schiacciarli fin da subito, come ha fatto nella gara d’andata. Non bisognerà farli ragionare e impostare il gioco con calma”.

Crede che la viola abbia chance di arrivare in Champions League?

“E’ dura sicuramente, ma il campionato è ancora lungo e l’obiettivo è possibile. Spero solo che il momento critico sia passato anche se la difesa è sempre debole e i grandi obiettivi si raggiungono sempre con un grande reparto arretrato. Con il rientro di Badelj e Alonso ci sarà un forte miglioramento perché sono diventati due giocatori imprescindibili”.

L’Inter è l’avversaria più pericolosa per il terzo posto?

“Sono tutti scontri diretti da qui alla fine del campionato, visto che per arrivare a certi livelli bisogna mantenere una striscia positiva, anche Roma e Milan sono tornate alla carica”.

Cosa pensa delle polemiche e dei malumori della tifoseria?

“In parte le capisco. La Fiorentina è una squadra forte, ma in certi reparti è da completare. Mi verrebbe da tirare un po’ le ‘orecchie’ alla dirigenza, basta così poco…”.

 

Come ha visto questa ultimo sessione di mercato?

“E’ stato fatto un errore di fondo. Secondo me altri due giocatori in attacco non erano indispensabili anche se Tello è un’ala pura che, cambiando modulo di gioco, potrà servire a Sousa. Per me quello che manca veramente è un difensore centrale di grande spessore, è un peccato non averlo preso. Se si fa male (facciamo le corna) Gonzalo è un dramma per davvero. Sarebbe stato più utile alla causa comprare due difensori.  Benalouane può aiutare, ma è un difensore che poteva benissimo arrivare all’inizio di gennaio. E ne occorreva un altro di maggior tasso tecnico”.

Chi può far la differenza in questa Fiorentina?

“Uno determinante potrebbe essere Bernardeschi, inserito nel suo ruolo e a Bologna ha già dimostrato cosa può fare. Kalinic, invece, deve rientrare nel pieno della sua forma e Ilicic se riuscisse a giocare 70’ minuti al suo livello, sarebbe strepitoso. In mezzo al campo mi fido ciecamente di Borja Valero”.

 

Redazione

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