Sim Salah Bim! C’è da far sparire la Juve

Sim Salah Bim! C’è da far sparire la Juve

Della Fiorentina si è innamorato proprio vedendola muoversi sul campo dell’Olimpico. Mohamed Salah sarebbe sbarcato a Firenze qualche ora dopo il quarto di finale di Coppa Italia: quella notte, all’indomani dei saluti col Chelsea, guardò la partita in televisione. Ammirò Mario Gomez e la sua doppietta, ma soprattutto rimase colpito dal gioco di squadra, dal dinamismo e dall’effervescenza del gruppo. Capì subito che si sarebbe calato alla perfezione nella nuova realtà e schiacciò subito il piede sul gas. Ha già segnato sei gol, anche se la doppietta alla Juve è quella che inorgoglisce di più.

L’ultima volta che con la sua velocità ha bruciato tutti, a farne le spese è stata la stessa Roma. In rete è andato Ilicic, uno dei redenti di Montella, ma il guizzo vincente fu proprio il suo. Adesso vuole prendersi la sua prima finale italiana. Ha vinto solo un campionato svizzero, col Basilea, e vuole aggiungerci qualche trofeo. Adesso vuole essere Salah a fare la storia. In pochi giorni ha conquistato tutti e pure il rito del bacio della mattonella di campo per festeggiare ogni gol è diventato un must. A Il Cairo, a casa sua, adesso tifano tutti Fiorentina. C’è persino chi conduce il tg con la maglia della Fiorentina, rigorosamente con il numero 74.  L’Egitto si ferma ogni volta che questo ragazzo veloce come il vento si mette a scorrazzare da una parte all’altra del rettangolo verde. Qualcuno, a Firenze, ha inciso il suo nome sul portone in cui vive con tanto di cuore inciso nel legno, e anche i simboli arabi che Salah scrive sulle sue pagine nei social network sono diventati un rebus curioso da risolvere per captare tutto quello che ruota attorno al suo mondo. Momo, che ama la riservatezza, che al massimo si concede qualche passeggiata nel centro della città per conoscerne gli angoli più nascosti, adesso è concentrato solo sul gol. Sa di avere addosso gli occhi di tutti, da quelli del Ct Hector Cuper, che ha conquistato fin dall’inizio, a quelli di José Mourinho, criticato in Inghilterra per aver avallato l’addio di questo campione che era solo, dicono oltre Manica, da far crescere. Mentre i dirigenti viola sono già al lavoro per provare ad anticipare i tempi del riscatto, Andrea Della Valle si gode il suo nuovo gioiello. E Firenze aspetta solo di incoronarlo definitivamente. Al Franchi. Stasera. Sempre contro la Juventus. E allora sì, sarà festa grande.

Francesca Bandinelli

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