Tarozzi: «Non mi libererei mai di Montella, ma….»

Tarozzi: «Non mi libererei mai di Montella, ma….»

La Fiorentina espugna Palermo e si conferma in Europa per il terzo anno consecutivo. Al di là delle valutazioni sul futuro, certamente il bicchiere è mezzo pieno. Smaltita la delusione per l’eliminazione in Semifinale di Europa League, i viola hanno fatto quadrato e sono andati a prendere tre punti vitali al Barbera. Bene, ancora una volta Ilicic. Così come Gilardino, che sta lottando con le unghie e con i denti per una conferma anche per il prossimo anno. Ed è questo, naturalmente, l’argomento più caldo in casa viola. Il futuro tiene banco, soprattutto quello di Montella che sembra lontano da Firenze. Ciclo finito? Ambizioni che non collimano con quelle della società? Possibile, anche se fra qualche giorno tutto sarà finalmente molto più chiaro. Domenica, poi, l’ultimo atto del campionato. A Firenze arriva il Chievo dei tanti ex, per la Fiorentina c’è la possibilità – vincendo – di blindare il quinto posto e di provare ad attaccare il Napoli un gradino più in alto.  Per la rubrica Fiorentina Amore Mio, questa settimana abbiamo intervistato in esclusiva Andrea Tarozzi.

 

Cominciamo con un bilancio della stagione: positivo o negativo? 

«Secondo me la Fiorentina ha raggiunto gli obiettivi prefissati. Ad inizio anno tutti avremmo messo Juventus, Roma e Napoli davanti alla Fiorentina. Poi la Lazio è stata brava ad intrufolarsi nelle zone alte. Quindi, per come la vedo io, la stagione è stata molto positiva. Se poi domenica ci dovesse essere il sorpasso sul Napoli, il campionato sarebbe eccezionale. Come lo sono stati anche i due precedenti».

 

Quindi il voto per la stagione è alto? A Firenze i tifosi si aspettavano una coppa

«Il voto è alto, senza dubbio. La Fiorentina ha sempre avuto problemi con gli attaccanti, non è facile sopperire all’assenza di giocatori come Giuseppe Rossi. Per questo dico che il lavoro di Montella è stato ottimo. E’ normale che i tifosi avrebbero voluto vincere una coppa, ma soprattutto in Europa non è mai facile. A Siviglia, ho visto un ottimo primo tempo, per raggiungere le finali serve anche un pizzico di fortuna che non c’è stato».

 

Che idea si è fatto degli attriti di Montella con una parte della tifoseria e della società? 

«Montella mi piace tantissimo come allenatore, non me ne libererei mai. Ho visto che c’è stata qualche incomprensione, ma credo che a Firenze sia molto rispettato e si merita questo rispetto. Non gli si può dire niente, ha fatto sempre bene, spero che continui la sua storia in questa città. Se così non fosse, mi auguro non ci siano strascichi polemici, perché il suo percorso a Firenze è stato ottimo. Se la storia deve concludersi, che si concluda nel modo migliore».

 

La corsa al suo successore, però, è già partita. Fra i nomi in ballo, quale potrebbe essere il migliore per la Fiorentina? 

«Di Francesco, è emergente e darebbe continuità alla filosofia della società viola. Ha fatto bene a Sassuolo, per la sua carriera il passaggio sarebbe giusto perché approderebbe in una società più blasonata del Sassuolo. E’ un allenatore della nuova generazione, che ha una filosofia di gioco zemaniana e quindi molto propositiva. Per la piazza viola potrebbe essere un bel vedere».

 

Alessandro Latini

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