Berna e Ilicic show, la Fiorentina annienta l’Empoli

Berna e Ilicic show, la Fiorentina annienta l’Empoli

Doppio Bernardeschi e doppio Ilicic. La Fiorentina conquista Empoli, mettendo a segno una quaterna da record: mai nella storia dei cosiddetti derby dell’Arno i viola erano riusciti a vincere con un divario così ampio (il risultato precedentemente più eclatante era il 3-0 gigliato al Castellani del 1998-99, firmato da Heinrich, Rui Costa ed Edmundo). E, restando in tema di numeri, la squadra di Paulo Sousa si conferma schiacciasassi da trasferta visto che nelle ultime tre gare di campionato lontano dal Franchi ha inanellato tre successi consecutivi, realizzando la bellezza di 10 reti tra Cagliari, Bologna ed Empoli.
Statistiche a parte, il successo ha effetti benefici soprattutto sulla classifica: pur restando ottavi, i gigliati hanno sole 5 lunghezze di distacco dal terzo posto (a meno che il Milan non vinca il derby di stasera contro l’Inter) e devono ancora recuperare gran parte della gara interrotta a Marassi contro il Genoa (il match si giocherà il prossimo 15 dicembre).
Dopo un avvio un po’ incerto, nel quale risulta decisivo Tatarusanu, bravo a respingere il tiro a botta sicura di Maccarone, i viola (disposti da Sousa con la stessa formazione che aveva pareggiato con la Sampdoria) guadagnano campo, annichilendo progressivamente un Empoli coraggioso sì, ma povero tecnicamente e ingenuo a giocarsela a viso aperto contro una formazione nettamente superiore. Così su assist di Milic, Kalinic si fa luce in area ed è atterrato da Skorupski: sarebbe rigore, ma Bernardeschi anticipa il fischio del signor Massa e infila un comodo 1-0. Da quel momento l’Empoli sparisce. Nella ripresa, dopo una manciata di secondi, Badelj si guadagna il rigore della sicurezza (fallo sciagurato di Diousse) e Ilicic lo trasforma, rompendo finalmente il suo lungo digiuno in campionato. Poi è ancora Berna a onorare il dieci che porta sulle spalle (davanti a Giancarlo Antognoni, presente in tribuna) con una bella azione personale, conclusa con un sinistro secco e preciso che piega le mani all’estremo azzurro. Infine è ancora Ilicic, stavolta su azione e incredibilmente di destro, a realizzare il poker con un tiro dalla distanza leggermente deviato da un difensore avversario. Nel mezzo e dopo, tante altre occasioni per arrotondare il punteggio, fallite per un soffio.
Al triplice fischio scatta il tripudio dei quasi tremila tifosi viola che hanno accompagnato la Fiorentina in questa trasferta, ebbri di gioia per la goleada che cancella il ko dello scorso anno, ristabilendo le gerarchie calcistiche toscane in modo inequivocabile. Tifosi che si segnalano positivamente anche per uno striscione di solidarietà per la famiglia di Bagno a Ripoli, colpita dal crollo di una palazzina nei giorni scorsi. E per un altro lenzuolo che rende omaggio a Kurt “Uccellino” Hamrin che, ieri, ha compiuto 82 anni. Il tutto in una domenica perfetta, dedicata anche alla memoria di Eraldo Mancin, uno degli eroi del secondo Scudetto, recentemente scomparso e ricordato dalla Fiorentina che ha giocato con il lutto al braccio.

Tommaso Borghini

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