Arriva il Milan, per la Viola è un tabù

Arriva il Milan, per la Viola è un tabù

Non vince con il Milan al Franchi dal 20 novembre 2005, più di nove anni fa, nella prima stagione di Cesare Prandelli sulla panchina della Fiorentina. Da allora per i viola le sfide con i rossoneri sono diventate una sorta di incubo. Nelle otto successive partite hanno rimediato tre pareggi e subito cinque sconfitte, quattro addirittura consecutive.

I TRE PAREGGI. Il primo risale alla stagione 2006/07. Il match finisce 2-2. Segnano Gilardino per il Milan al 4′. Poi Mutu sigla una doppietta, andando in gol al 20′ su rigore e al 76′. Di Gila al 90′ la rete del pareggio. 0-0 termina la sfida della stagione 2010/11, nella sera dell’esordio di Delio Rossi sulla panchina gigliata. E ancora 2-2 si conclude l’incontro della stagione 2012/13, caratterizzato dalla pessima direzione arbitrale di Tagliavento. Il Milan va in vantaggio con un gol al 14′ del fischiatissimo Montolivo (uno degli ex, con la fascia di capitano tra l’altro) che ruba palla a Pizarro e batte Viviano. Dopo una gran parata di Abbiati su tiro di Jovetic, al 40′ Tagliavento espelle ingiustamente Tomovic per una presunta gomitata ad El Shaarawy (in realtà non c’è assolutamente fallo). Poco dopo si fa male anche Jovetic e al suo posto entra Pizarro. Nella ripresa dopo 4 minuti c’è un fallaccio di Montolivo, già ammonito, su Borja Valero. Ci starebbe il secondo giallo e dunque l’espulsione per l’ex viola ma Tagliavento non è di quest’avviso. Al 17′ poi il Milan raddoppia con Flamini su assist di Montolivo. La Fiorentina, però, non ci sta e reagisce. Al 21′ Nocerino atterra in area Ljajic. L’arbitro decreta il rigore che l’attaccante serbo trasforma. Sette minuti più tardi è De Sciglio a stendere in area Cuadrado. Questa volta sul dischetto va Pizarro che realizza il gol del meritato pareggio. Nel finale sono i rossoneri a lamentarsi con Tagliavento per la mancata concessione di due rigori (molto dubbi peraltro, soprattutto il primo), uno per un presunto fallo di Pasqual su Abate e un altro per un fallo di mano di Roncaglia giudicato involontario.

LE 5 SCONFITTE. Nel 2007/08 i viola perdono per 1-0, puniti da un gol di Pato al 77′. L’anno dopo, nel match dell’ultima giornata, la squadra di Prandelli è battuta per 2-0 (se avesse vinto avrebbe superato i rossoneri in classifica e si sarebbe piazzata al terzo posto invece che al quarto). I gol sono segnati da Kakà al 55′ e da Pato al 76′. Quello è anche il giorno dell’ultima partita, prima di appendere le scarpe al chiodo, per Paolo Maldini, applaudito dai tifosi viola (la settimana precedente era stato fischiato dai supporter rossoneri a San Siro). Per 2-1 la Fiorentina perde nel 2009/10 (la gara in programma a dicembre è rinviata a febbraio per una grossa nevicata abbattutasi su Firenze la notte prima della partita) dopo essere andata in vantaggio con Gilardino al 14′. E’ punita nel finale dalle reti di Huntelaar all’81’ e Pato al 91′. Ancora per 2-1 la squadra di Mihajlovic è battuta nel 2010/11. Segnano Seedorf all’8’e Pato al 41′. Poi Vargas accorcia le distanze al 79′. L’ultima sconfitta risale alla stagione scorsa. I viola perdono per 2-0. Le reti dei rossoneri portano la firma di Mexes (23′) e balotelli (64′).

L’ULTIMA VITTORIA. E’ passato davvero tanto tempo da quel 20 novembre di dieci anni fa. Cesare Prandelli manda in campo la seguente formazione schierata con il 4-5-1: Frey; Ujfalusi, Di Loreto, Dainelli, Pasqual; Fiore (Pazzini dal 83′), Brocchi, Donadel (Pazienza dal 71′), Jorgensen; Montolivo (Pancaro dal 66′); Toni. La Fiorentina parte bene. Al 10′ c’è una punizione dalla trequarti di Pasqual. Toni in area si abbassa per colpire il pallone di testa e battere Dida. Nella circostanza, oltre alla bravura del bomber gigliato, c’è un errore da parte di Maldini che poco dopo, però, si rifà. Una sua rovesciata nell’area viola è respinta quasi sulla linea di porta da Pasqual. Al 25′ il Milan pareggia con Gilardino di testa su cross da sinistra di Serginho. Per il Gila è l’ottavo centro in campionato. Quindi i rossoneri vanno due volte vicini al raddoppio prima con Shevchenko che da buona posizione calcia alto e poi con Kakà che costringe Frey a una paratona. Nella ripresa dopo 32 secondi ancora Pasqual sugli scudi. Sul suo cross da sinistra non intervengono né Nesta né Serginho ma Jorgensen che realizza il gol del nuovo vantaggio viola. Il Milan si butta di nuovo in avanti ma non si rende più pericoloso come nel primo tempo. La Fiorentina ora si difende con ordine e rischia poco. Comunque al 39′ l’ex Rui Costa subentrato al 16′ a Seedorf, sempre applauditissimo dai tifosi gigliati, crossa per Gilardino che segna di testa, commettendo, però, fallo su Di Loreto. L’arbitro Rodomonti giustamente annulla il gol. Tre minuti dopo Luca Toni ancora di testa (questa volta su assist dell’ex Pancaro subentrato a Montolivo) realizza il gol definitivo 3-1. Per lui è il quindicesimo gol in campionato (di cui è più che mai il capocannoniere incontrastato), il ventunesimo stagionale. Nei minuti di recupero la Fiorentina potrebbe incrementare anche il vantaggio se Rodomonti concedesse un calcio di rigore per un plateale fallo di mano in area di Nesta. Ma va bene anche così. Il Franchi fa festa per i viola che agganciano il Milan al secondo posto e sono a cinque lunghezze dalla Juve che verrà a Firenze tra due settimane. La città quel 20 novembre sogna addirittura lo scudetto.

Ruben Lopes Pegna

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