Complimenti Mister Sousa, ma ora viene il difficile

Complimenti Mister Sousa, ma ora viene il difficile

E’ stata sicuramente una settimana di quelle che non si scordano. Serenità allo stato puro, sogni e speranze miscelati, uno spettacolo. Complimenti Mister Sousa, perché è riuscito, nonostante i vaticini negativi, a “inventarsi” un inizio di stagione straordinario. I suoi giocatori sono andati a riposo primi in classifica, molti di loro convocati dalle rispettive Nazionali. Un trionfo. Però, a questo punto, diventa fondamentale sedimentare energie per quella che sarà una seconda parte di ottobre da brividi.

Toccherà a lei, Sousa, gestire bene questo riposo per recuperare quei giocatori che hanno il serbatoio mezzo vuoto e magari portare avanti nella condizione quelli, come Rossi e  Suarez, che hanno bisogno di un ulteriore salto di qualità per tornare prepotentemente in Nazionale. C’è da far tornare in squadra il capitano Pasqual e c’è da far crescere anche Babacar. Insomma, il lavoro non le è mancato, ma da oggi in poi inizia la parte più complicata. Perché all’orizzonte ci sono partite che, da sole, rappresentano la parte predominante del futuro della squadra.

In agguato, trappole micidiali, ci sono la trasferta a Napoli e poi l’arrivo di sua “maestà” Roma, le due squadre probabilmente più forti nel gioco d’attacco e che hanno la stima totale della critica italiana. Ecco, la Fiorentina, adesso, ha la possibilità di misurarsi proprio con quei club che sulla carta vengono considerati i candidati ufficiali, con la Juventus, allo scudetto. I viola hanno già “sistemato” le due milanesi, prima il Milan messo sotto al Franchi e poi , in modo clamoroso, l’Inter di Mancini a San Siro.

Ma è adesso che c’è bisogno dell’ulteriore salto di qualità, due partite che valgono davvero l’incoronazione. Non ci saranno solo queste due gare a rendere complicato questo mese, ma si tornerà anche in Coppa per giocare contro il Lech Poznan, al Franchi e in Polonia, per poi rituffarsi in campionato con Verona (in trasferta), Frosinone nel lunch game fiorentino e la Samp, prima dell’altra sosta. Comunque per lei, Sousa, aver potuto lavorare finalmente in profondità e tranquillità in questa sosta, sicuramente, ha significato poter sfruttare una dose di potenzialità in più.

 

Alessandro Rialti

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