Faccenda: “Occhio al Genoa .Serve una Viola al top”

 “C’è chi lo chiama Mario… c’è chi lo chiama Faccenda, noi lo chiamiam leggenda!”. Così cantava la Fiesole negli anni in cui Mario Faccenda ha militato in viola. Stiamo parlando del periodo che va dal 1989 al 1994, cinque stagioni nella quali l’ex difensore ha totalizzato 125 presenze. Con la squadra gigliata ha vissuto la finale di Coppa UEFA del 1990 persa con la Juventus, la retrocessione in Serie B del 1993 e la conquista del campionato cadetto la stagione successiva. Prima di arrivare a Firenze (via Pisa) Faccenda aveva giocato anche nel Genoa, guadagnandosi un posto perenne nella storia del club: un suo gol a Napoli, nel 1982, consentì ai rossoblù di evitare la discesa in serie B, facendo invece retrocedere il glorioso Milan. Ciociaro di Isola Liri, fu segnalato al Genoa da Bondioli, un talent scout che operava nella zona di Latina (la sua prima squadra professionistica). Chiusa la carriera, Faccenda ha deciso di vivere la sua vita a Firenze dove non ha smesso di insegnare calcio alla Settignanese, nonostante l’incarico di dirigente al Sassuolo. Il Brivido Sportivo lo ha scelto per raccontarci la vigilia del tra le due squadre che ha amato di più.

Mario Faccenda che giudizio dà a questa Fiorentina?“Adesso sta facendo bene, specialmente in casa, sta crescendo piano piano, ma sta crescendo. Eravamo partiti con molte perplessità, poi Pioli è riuscito a trovare la quadra. Quando arrivano tanti nuovi giocatori, ci vuole del tempo per riuscire ad amalgamarli. Il mister sta dando un gioco importante e la sua impronta si vede”.

Quindi le piace Stefano Pioli?“Pioli è un buon allenatore che viene da esperienze che lo hanno formato, anche lui sta crescendo. Ha la fiducia della società e questo è molto importante per il suo lavoro. Anche le ultime parole di Cognigni gli hanno dato ulteriore forza”.

Mercato di gennaio… la Fiorentina di cosa ha bisogno?“Credo che la società si muoverà sul mercato a gennaio, sia in entrata che in uscita. Ci sono giocatori che non hanno convinto l’allenatore. Se si vuole ambire ad obbiettivi importanti è necessario ritoccare qualcosa”.

Quale può essere l’obbiettivo stagionale?“L’Europa è alla portata e sarebbe un bel traguardo sia per la squadra che per tutta la città. Ad agosto nessuno si immaginava la squadra viola potesse essere in lotta per questo traguardo”.

Si parla molto del modulo, 4-3-3 o 3-5-2, Faccenda cosa preferisce?“Dipende dalle situazioni, se devi difendere e stai vincendo col modulo a 5 copri di più. Se invece devi cercare di spingere, meglio l’altro sistema di gioco. L’importante è che i tuoi giocatori sappiano fare bene entrambe le cose”.

Da ex difensore, come vede la difesa viola?“E’ una buona difesa che però deve sempre essere aiutata dal centrocampo. Solo così si possono coprire bene gli spazi. Credo che con Pioli, ex ottimo difensore, da questo punto di vista si potrà ancora crescere”.

In attacco chi le ha dato migliori sensazioni?“Conoscevo già bene Simeone e vi garantisco che sarà una sorpresa. A Genova ha fatto molto bene, in prospettiva da lui prendendo più personalità. Arriverà senz’altro in doppia cifra”.

Che partita sarà Fiorentina-Genoa?“Con l’avvento di Ballardini il Genoa sembra rinato. Il nuovo mister ha dato tranquillità e la squadra ne sta risentendo positivamente. Quindi la Fiorentina dovrà prestare massima attenzione ed essere al top se vuole evitare brutte sorprese. Non dovrà snobbare l’impegno”.

Giuseppe Rossi al Genoa, che ne pensa?“Quando si riprenderà definitivamente potrà dare un contributo importante. E’ un grande giocatore, se tutto fila liscio potrà portare quei 4-5 punti in più determinanti per la salvezza”.

Come giudica il silenzio della Famiglia Della Valle?“Queste voci mi rattristano, Conosco bene i tifosi viola, loro si aspettano presenza dalla società. Ai miei tempi Vittorio Cecchi Gori era sempre presente e questo per noi e per i tifosi era molto importante”.

Anche il presidente Preziosi ha messo in vendita la società…“Ogni anno Preziosi mette in vendita la società e poi rimane… (ride ndr). All’inizio aveva fatto dei buoni investimenti poi si è fermato, anche a Genova i tifosi sono molto sanguigni e vorrebbero una maggiore presenza del presidente e più investimenti”.

Ci racconta i ricordi di Firenze e Genova che porta nel cuore?“A Genova ho esordito in serie A , ho siglato il mio primo gol, la rete della salvezza a Napoli… un ricordo indelebile. A Firenze ho scelto di vivere e con questo ho già detto tutto, mi sono sempre trovato bene con i tifosi e la città”.

Lucia Petraroli

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