Rossitto: “Viola giochi come il Barça”

Rossitto: “Viola giochi come il Barça”

Il doppio ex fa le carte a Fiorentina-Udinese: “Sarà un match spettacolare con tanti gol. Mercato? Meglio puntare su giovani di grandi prospettive”.

E’ stato uno degli eroi viola di Wembley. Quella notte Fabio Rossitto era nel cuore del centrocampo della Fiorentina che vinse la storica partita di Champions League contro l’Arsenal nel 1999. Un lottatore di centrocampo che a Firenze si tolse anche la soddisfazione di vincere una Coppa Italia. Ma nella vita di Rossitto c’è anche tanta Udinese visto che è friulano di nascita e in bianconero ha disputato oltre 200 gare in serie A. E noi del Brivido Sportivo lo abbiamo contattato proprio per commentare la vigilia della sfida di oggi al Franchi tra la Fiorentina e la formazione bianconera.

Rossitto, cosa ne pensa di Paulo Sousa?

“Sousa è stato bravissimo a continuare sulla linea tracciata da Montella, apportando però delle novità. La squadra viola ha una mentalità offensiva che la porta a spingersi in avanti con molti giocatori oltre la linea della palla. Talvolta sembra di vedere il Barcellona. Con Sousa tutti sono importanti, ma nessuno è indispensabile. La squadra in campo si diverte. Traspare grande entusiasmo e voglia di fare calcio propositivo. Oggi è difficile per tutti affrontare la Fiorentina che ritengo la più grande sorpresa del calcio italiano”.

Andrea Della Valle preferisce il campionato, Sousa ha detto che non si può scegliere fra babbo e mamma. Secondo lei chi ha ragione?
“Per me non si può scegliere e fa bene Sousa a fare turn over fra le due competizioni per avere sempre con gente fresca in campo. Per arrivare in fondo a entrambe occorre affrontare sempre la prossima partita come fosse la finale”.

Come giudica l’operato della famiglia Della Valle nel calcio?

“Apprezzo molto la famiglia Della Valle, mi piace come gestiscono le loro aziende e il calcio. Sono persone con idee chiare dalla mentalità inglese: fanno spettacolo, tenendo d’occhio sempre il bilancio. Speriamo che non si stanchino mai della Fiorentina, bisogna farli sentire ancora più affetto. Mi piacerebbe che portassero idee anche nell’organizzazione del calcio e in politica”.

La Fiorentina dovrà investire sul mercato di gennaio?

“Solo la società può sapere se manca qualcosa per fare un ulteriore salto di qualità. La macchina sembra quasi perfetta. Non vedo in giro giocatori che potrebbero migliorarla, a meno che non si decida di investire su talenti giovani di grande prospettiva”.

L’Udinese lancia da tempo molti giovani, la Fiorentina sta cominciando a farlo…
“L’Udinese ha iniziato da 15 anni a proporre questo tipo di progetto, è stata la prima tra tutte le squadre italiane e ha ottenuto grandi risultati. Si è costruita uno stadio di proprietà bellissimo, ha un presidente con grandi idee, ha solide basi e un bilancio sempre in attivo. In Friuli hanno puntato sempre sui giovani, ma oggi cominciano a trovare delle concorrenti agguerrite come la Fiorentina”.

Veniamo alla partita, quali difficoltà può incontrare la Fiorentina nel match contro l’Udinese?
“Se gioca Di Natale può fare la differenza, nei momenti di difficoltà, giocatori come lui riescono sempre a risolvere. L’Udinese si chiude molto bene e riparte. Ha giocatori di “gamba” come Badu. Le ultime vittorie hanno dato carica e serenità. La Fiorentina, invece, gioca in modo completamente diverso: ti aggredisce alto, non dà punti di riferimento ed è difficile da affrontare. Il calcio di Sousa è molto bello, assomiglia al calcio del Barça e dell’Udinese dell’era Zaccheroni che io conosco molto bene. Sarà dunque una bella gara, prevedo spettacolo e tanti gol”.

Per che squadra farà il tifo, Fiorentina o Udinese?
“Porto nel cuore entrambe. A Udine sono cresciuto, sono arrivato a giocare in Coppa Uefa. A Firenze ho fatto un salto di qualità, vivendo gli anni della Champions League con grandi trionfi come quello di Wembley. Sono state due esperienze bellissime. Non potrei mai scegliere fra le due città e le due squadre”.

Lucia Petraroli

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