Sousa, Borja Valero e Bernardeschi Eroi di una squadra che diverte sempre

Sousa, Borja Valero e Bernardeschi Eroi di una squadra che diverte sempre

Godiamoci la vista dall’alto. Milan, Juve e tutte le altre sono laggiù: che gioia…
Moto GP: Vale Rossi non fa il miracolo, in Spagna gracidano le rane.

IL GRANDE RISULTATO della Fiorentina di Paulo Sousa è che ogni tifoso viola oggi si siede allo stadio o davanti alla tv con la fiducia di divertirsi sempre e comunque. E’ successo perfino con Roma e Napoli, nonostante le sconfitte, è successo nella partita con la Sampdoria. Nonostante le tre ammonizioni nei primi minuti, i viola non hanno perso la testa. Hanno giocato con la flemma di sempre, con la lucidità dei forti, con la fiducia che hanno accumulato nella stagione. E la Fiorentina è ancora lassù, in vetta, davanti a tutti, pur se in condominio con l’Inter. Dicono: ma anche la Fiorentina di Montella giocava bene. Non scherziamo. La Fiorentina di Paulo Sousa fa possesso palla (è tra le prime quattro d’Europa con Bayern e Barcellona) ma sposta continuamente il proprio baricentro di gioco. E’ una squadra sempre in movimento che cerca in continuazione la via più corta per arrivare al tiro in porta. Quella di Montella era bellina, un po’ narcisistica e molto inconcludente. Questa è tutt’altra storia. L’eroe senior è senz’altro Borja Valero. Fantastico, agile, geniale che con Badelj e Vecino, sono la vera cabina di regia. L’eroe junior è sicuramente Federico Bernardeschi. Carrarino, ventunenne, corre senza parsimonia. Unisce qualità e quantità, come sanno fare i campioni. E’ presto per conferirgli l’alto rango ma ne possiede le stigmate. Umile quanto basta, è altruista ma anche voglioso di stare in vetrina. Merita e onora sempre quel magico numero 10 che porta sulle spalle.

L’eroe con la E maiuscola è comunque Paulo Sousa. Placido, elegante, sorridente, gestisce il gruppo con la sapienza di un veterano. Trasmette ai giocatori fiducia e serenità. Basa tutto sul gioco ma insiste perché tutti comunque, quanto c’è l’occasione, possano tentare anche il tiro da lontano. Dicono: ma la Fiorentina può vincere lo scudetto? Ma chi se ne frega. Intanto divertiamoci. Se poi Andrea Della Valle riuscisse a convincere il fratello maggiore a scucire qualche duino allora si potrà pensare anche a qualcos’altro. Per ora godiamoci la vista dall’alto: laggiù ci sono Milan, Juventus e tutte le altre. Che gioia…

 

VALENTINO Rossi non ce l’ha fatta. Forse era un’impresa impossibile. Certo era una guerra impari. Gli spagnoli hanno fatto fronte: non volevano che il titolo mondiale finisse in Italia. Lorenzo e Marc Marquez, a dispetto delle scuderie rivali, si sono alleati: uno davanti, l’altro a guardargli le spalle. E poi alla fine, contenti e felici, tutti e due a recitare un copione irridente.

Vi ricordate il famoso film My fair Lady?  Il professor Higgins (Rex Harrison) è il pigmalione della fioraia Elisa (Audrey Hepburn) e le insegna un motivetto divertente: “…la rana in Spagna gracida in campagna..” Ecco è finita così, con le rane che gracidano in Spagna. Peccato.

 

Massimo Sandrelli

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